Posted by marta in Blog, dolci al cucchiaio, gluten free, Ricette | 29 Comments
Budino anice e liquirizia
Metti il desiderio di un qualcosa di leggero ed aromatico, tanta voglia di iniziare a sperimentare con l’agar agar, la liquirizia finalmente in dispensa, la folgorazione per i cuoricini di Felicia che mi ero ripromessa di provare alla prima occasione ed il dolcetto è servito!
Ingredienti:
½ litro di latte di soia
70 gr di farina di riso
1 cucchiaino raso di agar agar
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di semi di anice
½ cucchiaino di liquirizia
Procedimento:
Pestate i semi di anice, versateli nel latte caldo e lasciatelo aromatizzare per un po’, meglio se tutta la notte in frigo.
In un pentolino miscelate la farina di riso, l’agar agar e lo zucchero di canna, versare il latte di soia freddo e filtrato e mescolate con cura sciogliendo gli eventuali grumetti.
Spostare sulla fiamma e lasciar andare per 10-15 minuti fino a che il composto non addensa. Feli a questo punto aggiunge 2 cucchiai di liquore all’anice, ma io non ce l’ho e con una bimba è meglio evitare, così lo ometto.
Prelevate ora circa metà della crema e scioglieteci su fiamma bassa le scaglie di liquirizia. Diminuite o aumentate la dose a vostro gusto 😉
Prendete degli stampini, io li ho usati in silicone, e spolverate il fondo con qualche granello di zucchero di canna che li addolcirà e favorirà l’estrazione del budino.
Versate ora uno o due cucchiai di crema alla liquirizia, poggiateli per una decina di minuti in frigo per farli rassodare leggermente e completate con la crema all’anice. Rimetteteli in frigo per qualche ora.
Servite capovolgendo gli stampini su un piattino e spolverate i budinetti bicolore con la liquirizia tritata.
Nel dubbio che non le piacesse la liquirizia e che per questo rimanesse senza dolce (affronto imperdonabile!) per Linda ne ho preparato anche uno con la parte scura al cacao; risultato? Si è mangiato prima l’uno e poi l’altro 😉 Fetentonaaaaa…
SE BUONI QUANTO BELLI…………….(mm)
non troppo peccaminoso ma per la voglia di dolce funziona!
Brava!Una presentazione davvero carina! 🙂
Grazie Raffy!! Come va? E’ un pò che non ti sento…come è andata l’estate?
Vado fra alti e bassi…comunque continuo per la mia strada con l’igienismo perchè sono convinta e quando mi convinco di qualcosa nessuno mi ferma!!! 😉
Quest’estate sono stata a Bormio,io adoro la montagna 😉
Tu come stai?Ti sei riabituata all’Italia?
Mi ricordavo di averli già visti i cuoricini alla liquirizia proprio da Felicia ed eccoli meravigliosamente riproposti anche da te ^^ stupendi!!!
Golosa la versione di Linda con il cacao :p
Gnam… Ottimi!
Se ispirazione è certa il risultato no delude!!
Ti dirò, secondo me il cacao non lega molto con l’anice e quindi confermo la versione con la liquirizia, che ripulisce il palato con gusto ed originalità senza imporsi!
Ti sono venuti benissimo!!!!!!!!!!!!! che belli…. Ti sono piaciuti???? Fausto ne va matto, mi hai fatto venir in mente che è da un pò che non li faccio più…… questa sera ho ospiti ma per l’occasione preparo la sofficiosa mousse di mandorle con il croccante….. questi li farò al maritino, una sorpresina 🙂
Hai fatto bene a omettere il liquore, con i bimbi è meglio evitare… l’aroma si sente comunque!!!! Buona giornata 🙂
Grazie Feli!! Detto dalla prima ideatrice è un grande onore!! Sì, ci sono piaciuti, soprattutto per la loro originalità di gusto e leggerezza!
anche alla mousse ho fatto un pensierino…ci lavoro su poi, coi miei tempi, ti dirò… 😉 buon WE!!
Che presentazione !!! da 3 stelle Michelin!
Non male l’idea del dolcetto (già intravisto e studiacchiato nel blog di felicia) ma ,qualora lo facessi (sono tutti a dieta a casa mia..tranne io!!!), credo che opterei per una versione liquirizia free: non é che la ami molto e infatti detesto anche la stevia (che ne ricorda molto il sapore).
Anche voi siete amanti dei dolci,eh?
p.S: ma come faccio a invitarvi da me se mi cucini così? E’ come invitare a cena carlo Gracco o Gualtiero Marchesi…in che pasticcio mi sono messa! 😉
Ciao a tutta l’allegra ciurma jesina e un abbraccio speciale alla chef !!!
Ma va esagerata!! Sei di parte 😉
Tra me e mio marito l’appassionata di dolci sono io, ma con l’arrivo di Linda, lei ci ha superato!!
per quanto mi riguarda, i vagoni di frutta che mi faccio fuori soddisfano alla grande la mia voglia di dolce e più volte al giorno!! 😉 Ora sono dipendente ad esempio di una e fichi…
Ma Linda li reclama e ogni tanto gliene faccio per la scuola, a merenda: cerfco di spezzare il ricordo che legava il fine pasto al dolce che la portava a cercarlo ogni giorno. Così direi che ci siamo però, in occasioni speciali uno strappo al dolce vegano la facciamo tutti e tre, dalle palline crudiste, agli strudel fino a qualche dolce veg al cioccolato al quale non so dire di no! 🙁 😆
Per carità nessun’ansia da prestazione, altrimenti ritiro l’autoinvito!!!!! Ci va bene tutto, sul serio, nessun problema. Assaggeremo volentieri i piatti che piacciono a te ed alla tua famiglia, sarà un ulteriore modo per scoprirsi! 🙂
Andrà tutto bene, l’importante è conoscersi e stare un pò insieme!!!!!!!
Che buoni questi budini! Molto golosi, non li avevo visti da Feli.
E’ andata bene la tua prima volta con l’agar, allora! ^_*
Sì, la prima benone, mentre la seconda un disastro, non so cosa non sia andata bene, ma non demordo!! 😉
Bellissima anche la tua versione, io purtroppo non amo la liquirizia 🙁 Un abbraccione
davvero!? anche io non ne sono una particolare fun, ma quì regla soprattutto l’aroma ed una nota di freschezza proprio piacevole!
Ciao Marta, questi cuoricini sono davvero deliziosi da vedere… e immagino anche da mangiare! Amo la liquirizia ^____^ …Come vanno le cose a Jesi? 🙂
Grazie Katy! se ti piace la liquiriziaa non puoi farteli sfuggire 😉
Bè il salto è stato grande e, per molte cose, parecchio verso il basso, ma se mi metto a ragionare lucidamente non posso lamentarmi di ritornare alla mia casa, la mia famiglia, i miei affetti, uno stipendio modesto ma sicuro ed un cielo blu che ti riempie il cuore…ci ho messo un pò ma comincio a ricordare i motivi perchè tentennavo a partire anche se una parte di me resterà sempre nel celeste impero!!
buonissimi questi dolcetti e del resto la Feli è una garanzia, pubblica solo cose supercollaudate non ci darebbe mai una ciofeca :)))
e la tua realizzazione è bellissima!!!!!
un bacione a Linda ?
E’ vero! una donna una garanzia!! giro il bacio a Linda, se si decide a farsi acchiappare!!!!!!!
Fantastici questi budini bicolor, Marta…
Ecco, avevo letto del tuo ritorno in Italia, ma mi era sfuggito “a Jesi”, ora ti ho rilocalizzata 😉 .
Un bacione a te ed a Linda.
Sì, sì, è questo il mio paesello!!!
… dovremo fare una mappatura dei vegan-food-blogger ! 😉
ciao Marta! questa è la prima ricetta dalla tua cucina in Italia? Un inizio alla grande direi! Anice e liquirizia sono ingredienti che non uso mai, quindi sono molto incuriosita. Proverò di sicuro questi cuoricini, sono davvero invitanti (poi, ricetta di Feli, sperimentata da Marta= successo garantito).
un bacione a tutta la famiglia!
emmmmm, non direi…in effetti da quando sono tornata non sono molto creativa, ma ha un mucchio di buone ricette fatte in Cina e che pubblicherò da quì! Mi da anche l’illusione di riuscire a tirare avanti il blog, poi, quando saranno finite vedremo…
Se la liquirizia ti piace in effetti sono da provare 😉 ciao!!!
eheh, benvenuta nel tunnel dell’agar agar! Da quando ho iniziato non riesco a smettere, si budinizza qualsiasi cosa a casa nostra 😀 Questi sono fantastici, bello poi il bicolor 😀
Yum… A giudicare dall’aspetto, l’agar agar ha fatto il suo dovere a meraviglia! Ottima idea quella di usare la liquirizia. Gnam!
In effetti è andata bene al primo colpo; non ci speravo!
davvero molto originali questi budinetti! Un fine pasto molto delicato, da provare!
Sì, e pure veloci e scenografici, il chè non guasta! 😉