
Ciao Trottolina!!
E si’, lo sappiamo che di nomignoli ne hai abbastanza e ne reclami uno vero, ma e’ da quando hai cominciato a prendere una certa “consistenza” dentro di me, che non smetti di ruzzolare, spingere, scalciare, singhiozzare ed il mio stomaco, per indiscutibile solidarieta’, non e’ certo da meno, da tutta la gravidanza!!
Ma non credere che non ci stiamo pensando anzi, avremo gia’ deciso il tuo nome “da grande” ma lo riveleremo solo alla fine, in tua presenza… 🙂
Sembra ieri che il mio ventre cominciava ad arrotondarsi, piu’ simile a postumi di un’abbuffata serale che ad una nuova, comoda casetta per piccole puzzole e cosi’, anche quando nessuno ancora osava chiedere cosa ci fosse dietro quelle nuove, morbide curve io ti custodivo a dovere e, quando le nausee non segnavano inesorabili “giornate no”, ti portavo al mare per bagni di sole e di relax, insieme alla tua sorellina, entusiasta ma ancora incerta sulla tua reale presenza, per mancanza di tangibili prove…
16° settimana


“Se ci sei, batti un colpo!” – sembrava pensare ad ogni suo prudente avvicinarsi a te…. non sapendo che di li’ a poco avresti cominciato a darne, eccome!!!
Pian piano la tua presenza si e’ iniziata a vedere e sentire e fiera ti ho sfoggiato con amici e conoscenti… anche il tuo babbino ha cominciato ad amare ed immortalare le mie rotondita’ per cui ecco i tuoi primi scatti; tieniti pronta ed armati gia’ di tanta pazienza che te ne fara’ tantissimi!!!!
28° settimana




Con un po’ piu’ di consapevolezza, conoscenza e tranquillita’ ho sostenuto per tutto questo tempo il tuo viaggio verso di noi, con amore e sicurezza e questo mi ha regalato una salute di ferro, un utero morbido ma saldo e tante emozioni vissute in piena serenita’.
Purtroppo la gravidanza della tua sorellona mi ha profondamente segnato: mesi a letto pieni di paure e preoccupazioni lasciano il segno ed in qualche modo ti condizionano, ma questa volta ho sentito che dovevo vivere e gestire ogni piccolo segnale in tranquillita’ e valutarlo nel quadro della piena fisiologia di una gravidanza.
Questo nuovo approccio mentale mi ha giovato e non poco…
Ho riposato quando ne sentivo la necessita’, passeggiato ad ogni sole splendente, cucinato a mio piacere, ho letto e mi sono documentata su pance e bimbi, portato a termine un interessante corso pre-parto, riconsiderato la gravidanza come un dono da onorare giorno per giorno e tu, Trottolina, hai fatto si’ che tutto questo si potesse realizzare e che la tua mamma potesse godere del tuo arrivo in piena fiducia…
34° settimana




Ora il momento si avvicina, la mia pancia e’ ormai un fatto sociale largamente riconosciuto (finamente si vede gente!!) e nulla della tante cose che mi sento dire, certamente in buona fede, su quello che sara’ o potrebbe essere, mi turba: lo sappiamo solo io e te come dovremo incontrarci e imparare a conoscerci…
Stavolta sara’ un parto attivo e pienamente partecipato da parte mia e non vissuto con ansia, paura e trepidazione in balia degli allarmistici precetti medici; ogni contrazione sara’ un’onda in meno che ci separa da te…
Per dare sostanza alla nostra nuova ed accresciuta volonta’, riprendendo il piano del parto di Nicole di ricetteveg.com, abbiamo preparato una memoria scritta per il personale ostetrico e medico che ci assistera’ in ospedale per mettere in chiaro fin da subito che tipo di parto vorremo vivere.
Questo elenco di “desiderata” lo voglio condividere con te mio piccolo e scatolato tesoro, sicura che lo condividi a pieno, perche’ guidera’ la tua via con amore e naturalezza, ma anche con altre future mamme che forse potrebbero trovare in questo degli spunti di riflessione ed approfondimento, cosi’ come e’ successo a me:
“Posto che tutto si stia svolgendo in maniera fisiologica e senza complicazioni, questo e’ quello che vorremmo per il nostro travaglio ed il nostro parto:
1.Vorremmo avere, durante il travaglio ed il parto, la massima liberta’ di scelta riguardo i movimenti e le posizioni piu’ comode da assumere;
2. Vorremmo che in sala fosse presente il minor numero possibile di personale sanitario e che il tutto si svolga possibilmente nella penombra, nel silenzio e nella calma in modo da poter vivere in maniera piu’ intima e serena questo nostro momento;
3. Vorremmo che il babbo possa decidere se tagliare o meno il cordone ombelicale, fintanto che quest’ultimo continua a pulsare fornendo una doppia ossigenazione alla bambina che tenta i suoi primi atti respiratori autonomi;
4. Vorremmo che non fosse fatto il bagnetto almeno nelle prime 24 ore di vita della piccola, ma che venga solo tamponata leggermente con un asciugamano e posta immediatamente a contatto con la pelle della mamma e che le fosse lasciata per il piu’ lungo periodo di tempo possibile consentendo fin da subito il primo attaccamento al seno;
5. Vorremmo che possa indossare, sotto il suo primo cambio, “la camicia della fortuna”. Il bagnetto verrà fatto successivamente, anche alla presenza della mamma, con solo amido di riso disciolto in acqua alla temperatura del corpo o appena superiore;
6. Vorremmo che fosse evitato l’utilizzo del collirio antibiotico e l’iniezione di vitamina K alla bambina;
7. Vorremmo che, per ogni altra terapia iniettiva o esame di profilassi a carico della bambina e della mamma, essere preventivamente informati e fornire o meno il nostro consenso a riguardo.”
Nel frattemo, in attesa che il nostro piano del parto si realizzi al meglio, il babbo ci supporta con parole dolci e rassicuranti, allevia ogni sera i miei mal di schiena con massaggi dolci e efficaci, facendomi sentire il suo costante ed incondizionato supporto, la sorellona ti bacia e saluta accarezzandoti ad ogni rientro da scuola chiedendoti come ti e’ andata la giornata e ti canta delle canzoncine quando pensa che i tuoi calci vigorosi siano segni di irrequietezza da dover calmare, i nonni forniscono il loro sostegno affettivo e materiale rendendo la mia attesa serena e libera da noiose o pesanti incombenze, vigilando piu’ o meno da vicino il nostro viaggio insieme e gia’ fremendo impazienti per il nuovo arrivo…
Io, nonostante il mio corpo cominci a mandare segnali che i tempi cominciano ad essere maturi, cerco di mantenermi serena, pratico esercizi preparatori e di respirazione, massaggi all’olio di mandorle, ascolto musica rilassante, faccio bagni caldi e defaticanti, tengo lontane tensioni e preoccupazioni, mi rilasso in attivita’ piacevoli, cucino e mangio veg secondo quanto mi e concesso dal mio ancora agitatissimo stomaco, evito tutti gli integratori, faccio tanti riposini in previsione delle imminenti fatiche e lunghe astinenze dal sonno, guardo e riguardo emozionata il tuo minuscolo corredino, tolgo e aggiungo quasi ogni giorno nuove cose dalla valigia per l’ospedale ormai satura, mi informo su fasce portabebe’ e pannolini lavabili, e cosi’ continuero’ a custodirti e coccolarti amorevolmente fintanto che i nostri cuori ed i nostri corpi non saranno pronti ad incontrarsi, vibrare pelle a pelle ed a dipendere magicamente l’uno dall’altro…
36° settimana

Noi siamo pronti ad accoglierti e c’e’ tutto quello che ti servira’: latte, calore e amore…
Ti aspettiamo !
