Posted by marta in Blog, Living in Cina | 10 Comments
Dal barbiere cinese
Questo post lo dedico a mio padre che già immagino sorridere solo dopo averne letto il titolo!
Il mio caro babbo è un barbiere con oltre 40 anni di amata e faticata attività, di sveglie all’alba, di rientri tardivi e di devozione ai clienti che hanno sempre ragione.
Caro babbo, purtroppo ti devo comunicare che, su mia iniziativa (e me ne assumo tutta la responsabilità…), Gianluca ti ha tradito!
Avremo voluto tanto aspettare il nostro rientro estivo per continuare a darti la soddisfazione di un servizio veloce e perfetto che va avanti puntualmente e gratuitamente da quasi vent’anni, ma il tuo mancato arrivo per Pasqua ha reso ingestibile una chioma ormai incolta da mesi! Credimi! Non era più presentabile!
Così stamattina decidiamo di tentare la sorte presentandoci tutti e tre in un Hair stylist per uomo e donna, vicino casa. Il salone è elegante e ben curato con tante postazioni da lavoro e molto personale in attesa di clienti.
Sono le dieci e tocca subito a noi.
Se penso ai tuoi affollati sabati mattina, quando con le tue sole mani riesci a sfoltire la fila di clienti che, in attesa del loro turno, riempiono il divanetto della sala d’attesa!
Qui c’è un esercito di soldatini che, in attesa sull’uscio della porta, quasi si contendono le persone all’ingresso!
Scopriamo subito che nessuno parla una parola di inglese: capiscono solo “cut” e già ci sembra buono visto che era quello che volevamo fare ai capelli; se poi riuscissimo a far capire che siamo lì per uno “short cut”, sarebbe meglio…
Gianluca viene fatto accomodare da un ragazzo (sembra un garzone) che gli posiziona il classico asciugamano tra collo e camicia.
Arriva anche una tazza di thè per tutti e due, ma la lasciamo dove stà.
Dopo un minuto ne arriva un altro dalla cresta ossigenata (ancora un altro garzone credo) con in mano da una parte, una boccetta di plastica con beccuccio sottile contenente dell’acqua (spero!) e nel palmo dell’altra, una noce di shampoo: miscela le due cose al centro della testa e comincia ad insaponare, sfregare e massaggiare molto a lungo.
Appena finito, raccoglie con le mani il sapone in eccesso e se ne va!
Torna per accompagnarlo in un’altra stanza, dove lo fa sistemare su poltrona ampia e bassa, simile ad un letto con il lavatesta e gli viene fatto il risciacquo. Linda ovviamente è con noi e segue ogni passo con curiosità.
Luca viene riaccompagnato alla postazione di partenza e gli fanno infilare una vestaglietta sottile per evitare che i capelli tagliati si infilino in ogni dove (senti babbo, questa è una bella idea!). Ora è pronto per il taglio.
Si presenta un terzo ragazzo dal lungo ciuffo e mento da capretta (ed anche questo sembra un garzone): trascina dietro di sé un carrellino con phon, forbici e macchinetta elettrica ed aggiunge altri asciugamani sulle spalle di Luca. Il ragazzo gli chiede qualcosa in cinese, ma né io né lui capiamo, così insistiamo confermandogli che deve fare un semplicissimo “short cut”.
Lui annuisce e si mette al lavoro: la prima cosa che fa è asciugare i capelli!!
Sì babbo, qui pensano che i capelli si tagliano meglio da asciutti!
Comincia a sforbiciare molto prudentemente, fin troppo prudentemente: taglia via si e no mezzo centimetro di capelli, mentre Luca aveva bisogno di una bella sfoltita. Dopo mezz’ora che gli gira intorno, gli facciamo capire che deve tagliare più corto – “more short, please”!
Allora prende la macchinetta e me la mostra (non so perché, ma invece di chiedere a Luca voleva sempre conferme da me!). Io acconsento perché so che babbo la usava sempre con Luca, e parte spedito…troppo spedito…!
“Non così!” – Lo fermo io. Era regolata al minimo e praticamente lo ha rasato per 10 cm.
“Sorry, sorry”! – si scusa l’avventato barbiere che riprende mestamente le forbici, procedendo con più cautela tra i capelli ormai aridi e informi.
Ogni tanto riprova a chiedermi titubante se va bene il suo modo di procedere, io cerco di aggiustare il tiro facendogli vedere qualche foto sulle riviste ed indicando la lunghezza desiderata con le dita, ma mi sembra in difficoltà.
Continua a girare intorno alla poltrona con buona volontà ma ormai è andato in palla: suda e gi tremano le forbici in mano nella certezza di aver fatto un “danno” ad un cliente, straniero per giunta.
Dopo aver provato a fargli rimediare il “buco” in testa appena fatto, io mi arrendo. Gira ancora intorno ad un ciuffetto di capelli che ricadono troppo lunghi sulla fronte senza sapere cosa farne, mentre noi, ormai arresi, decidiamo di stopparlo prima che faccia un altro “mistake”. Poco male, lo sistemeremo a casa in qualche modo.
Alla fine qualcosa ha tagliato perché un ragazzo (un altro ancora diverso) ripulisce la postazione da una bella palettata di capelli!!
Usciamo soddisfatti a metà: Luca si è dato una sistemata, anche se ha ancora residui di capelli appiccicati alle orecchie ed alla fronte e la maglietta bagnata fino a mezza schiena.
E’ vero, abbiamo speso solo 70 RMB (circa € 8,00) per shampoo e taglio, ma ci aspettavamo qualcosa di più…
Caro babbo, qui non c’è niente di paragonabile alla tua abilità, scioltezza ed efficienza: un miraggio le tue grandi mani che insaponano con vigore, imbattibile la tua rapidità e classe nel taglio, sconosciuto il tuo cordiale sorriso!
Tu rendi molto meglio e di più ma non solo: continui a costare ancora meno!!
…e adesso arrota le forbici che stiamo per tornare!!!!
Morale:
Barbieri cinesi mai più. Quando Luca avrà nuovamente i capelli troppo lunghi ed il nostro speciale barbiere di fiducia sarà ancora lontano, provvederò personalmente a fargli le trecce!!!
Ciao Marta,
fortissimo queto post !!!
Io qui in Italia sono stata dai cinesi a tagliarmi i capelli, ho speso anche io 8 euro e tutte le colleghe poi mi hanno fatto tanti complimenti perchè era proprio un bel taglio…
… mi sa che ci tornerò dopo l’estate !
Baciotti,
Ele.
Ci credo che sia venuto bene, magari noi siamo stati un pò sfortunati oppure, avendo in mente uno stile diverso, siamo partiti prevenuti…allora buon taglio! A presto! 😉
….e per vedere Gianluca con il ciuffo arancione quanto devo pagare????
Nessuna cifra lo convincerebbe maiiiii!! 😀
A me il taglio di capelli e soprattutto il colore del secondo garzone piaceva proprio tanto! Magari la prossima volta….
Un abbraccio a tutti voi(barbiere compreso)
Originali vero? Tutti minimalisti e per passare inosservati! Nessuna chance di convincere Gianluca a qualcosa di simile 😉
ciao Marta,
questo racconto è stato divertentissimo, complimenti per la tua capacità letterate….
barbara
Macchè letterata! scrivo solo come penso e come parlo…però questo post è davvero piaciuto a molti 😉 …e mio marito non ne è entusiasta, visto che non mi voleva neanche autorizzare a pubblicarlo! Ah! gli uomini… 🙁
Davvero simpatico questo post!!!
Purtroppo le sventure con i barbieri-parrucchiere capitano, anche in Italia dove problemi di lingua non ce ne sono 😉
E’ vero, ma fin’ora non ci era mai capitato perchè ci siamo sempre serviti in casa! 😀