Posted by marta in Ricette, tutto legumi | 9 Comments
L’Imbrecciata
Questa è una ricetta regionale (c’è chi dice delle Marche e chi dice dell’ Umbria ma attendo altre rivendicazioni di “paternità”…) che ho mangiato per la prima volta ad una festa di paese. Per il suo sapore ed i suoi aromi, mi ha conquistata già al primo assaggio e ho voluto subito provare a repricarla. Il gusto ottenuto è lo stesso ed è un perfetto piatto unico per l’estate!
Ingredienti:
200g di cicerchie
200g di ceci
200g di farro
8 cucchiai di olio
4 cucchiai di succo di limone
6 cucchiai di aceto balsamico
2 cucchiai di prezzemolo tritato
2 cucchiai di origano tritato
4 cucchiai di cipolla rossa tritata
1 pizzico di pepe
½ cucchiaino di sale
Procedimento:
Dopo una notte di ammollo dei legumi, lessate separatamente le cicerchie, i ceci ed il farro secondo le indicazioni riportate sulla confezione fino ad averli della consistenza desiderata. Attenzione a non stracuocerli perché si tratta di un’insalata di legumi e devono restare belli sodi!
Per quello che mi riguarda i ceci (una varietà marchigiana ottima ma di lunga cottura) li ho cotti per un paio di ore, le cicerchie un’ora e mezza (poi privati uno ad uno della pellicina esterna…lo sò che barba…) ed il farro, dopo averlo sciacquato e tenuto per un po’ a bagno, l’ho lessato per 10 minuti in acqua bollente.
Scolati ed intiepiditi, li ho mescolati e conditi in una terrina con un pinzimonio molto aromatico fatto con tutti i restanti ingredienti.
Se avete modo, fate riposare la preparazione per qualche ora, così che si insaporisca meglio.
Le dosi sembravano abbondanti, ma tre bocche affamate ed amanti dei legumi hanno spazzolato tutto! Sono certa che il giorno dopo sarebbe stata anche più buona!
Adoro le preparazioni e ricette tradizionali di paese… Questo piatto è gustosissimo… Mi piacciono tutti gli ingredienti utilizzati, sicuramente da replicare…!!!
Questo nome poi non mi suona nuovo, io sono di origini abruzzesi e ti posso dire che anche lì forse esiste qualcosa di simile, mi devo informare 🙂
Bellissima ricetta, lo ripeto, perchè mi piace molto molto molto!!!
Grazie Mimì! Sembra sia tipica del centro Italia ed in rete si trovano tante versioni anche con più ingredienti. Questo mix assaggiato in uno stand dove vendevano legumi e cereali di qualità, mi ha conquistata ed è ormai entrato nel mio menù estivo! A presto!
Ti ho mandato l’email! dammi conferma di ricezione!
Questi piatti paesani sono una vera delizia, quelli poi vegan fin dall’origine sono eccezionali! ed è bello per noi trovarli in giro! Bene per la segnalazione!
A proposito manca il nome del paese e la data della festa!
😉
Hai ragione Mavi! Questa delizia l’ho assaggiata a Cantiano, paesino in provincia di Pesaro – Urbino, nell’entroterra marchigiano, dove ogni anno, durante il secondo fine settimana di Ottobre, si svolge la rassegna del Cavallo del Catria, nell’ambito di Cantiano Fiera Cavalli. E’ un evento che mette in mostra centinaia di esemplari e che attrae, allevatori, appassionati, curiosi, famiglie ed insieme è fiera zootecnica, momento di svago, grande spettacolo, con al centro forse l’animale più nobile e bello con cui l’uomo abbia mai costruito un sodalizio millenario. Pubblicando la ricetta non l’ho subito indicato perchè pur essendo la festa del cavallo,con esposizione delle razze più belle, gare di agilità e giretti sui pony per bambini, accanto all’imbrecciata ed alle pannocchie alla brace, unici piatti vegan che ricordi, agli stend gastronomici servivano queste splendide creature alla brace 🙁 !! Così d’istinto non mi è sembrato oppurtuno pubblicizzare l’evento.
In realtà, come mi ha scritto Mavi, non viviamo fuori dal mondo e capita a tutti di frequentare feste e sagre di paese più a misura di onnivori, ed è comunque bello trovare qualcosa di gustoso e sano per tutti! Poi ognuno, con il proprio senso critico, potrà valutare l’evento.
Sì, hai ragione… non è bello pubblicizzare queste feste del cavallo, per giunta inesistenti nella nostra tradizione e legate solo a un business moderno… D’altra parte a volte ci capita anche a noi vegan di trovarci per ragioni sociali e familiari invischiati in eventi del genere e sapere che a Cantiano c’è perlomeno un’alternativa vegan fa piacere… Speriamo in futuro più imbrecciata e meno robe crudeli!
E soprattutto, speriamo che esista ancora qualche paesino che fa la sagra dell’imbrecciata e basta!
😉
Eccomi con l’ultimo commento in debito 😉
Che dire?! Al apparenza una pietanza abbastanza semplice……ma fino al momento che ho letto che bisogna sbucciare le cicerchie una a una (troppo tardi ~ gli avevo già cotte!)……..che incubo!!!!!! Mamma mia! Non finivo più! Mal di collo, mal di schiena……svenivo. Tanto è che finito l’operazione e una volta condita la insalata mi sono dovuta ritirare sul divano perché mi girava la testa 😀 poi a tavola avevo già perso l’apetitto. Ho tirato giù un po’ dell’imrecciata giusto per assaggiare, quasi non trovavo niente di speciale ma ai i ragazzi è piaciutta tantissimo!!!! Così oggi la riassaggiata o sia ho mangiato gli avanzi del lunch box di Neo e il poco rimasto ancora d’ieri sera e mi è piaciuta! Amo i legumi lo sai, ma le cicerchie non mi dicono niente…..
P.S. Perché privarle della propria pellicina?!
eh, eh!! la pellicina e’ una bella scocciatura ma sono poche le qualita’ che non richiedono questa preparazione perche’ spesso rimane troppo dura ed ai piu’ indigesta. Non so che varieta di cicerchia hai trovato pero’ ci sta che non tutti i legumi piacciano; a noi piace parecchio ma per questo piatto devo aspettare di andare in ferie, cosi’ la faccio con tutta calma gustandomi preparazione ed assaggio che il giorno dopo e’ sempre migliore 😉 !!!
Si!!! 😉
Cmq la qualità che avevo preso d’Italia era bio, marca Bettini.
Allora un’altra volta non gli la tolgo è la riproviamo ;). A me legumi piacciono da morire!
ma si’ riprova, io li ho presi in un paesello (Serra dei Conti) dove se ne fa una produzione limitata ma di qualita’ e ad ottobre c’e’ sempre una bella sagra a tema con una locanda da menu’praticamente vegan in cui andiamo sempre!