Nov 8, 2011

Posted by in Blog, ingredienti base, pane, pizza, torte e sfizi salati, Ricette | 39 Comments

Pane niente scuse! Il procedimento di base

Finalmente vi presento in modo ufficiale il mio pane! Chi mi segue da un po’ sa già che “va a ruba”, parafrasando il mio primo post ad esso dedicato, e oggi finalmente vi spiego perché e, se vorrete, come ottenerlo anche a casa vostra.
L’ho chiamato “Pane niente scuse” perché fare il pane con questo procedimento è davvero banale: minimi ingredienti, nessuna necessità di impastare, poche fasi e ottimizzazione dei tempi per la sua realizzazione. Non ci sono più scuse quindi per non sfornarsi del buon pane fatto in casa!
Quella che vedete nella foto è la mia prima pagnotta realizzata in Cina con questo metodo semplice e veloce scovato su internet. “Inventato” da un noto fornaio d’oltreoceano, è stato poi la fonte del suo  impero panificatorio realizzato in America, ma non ricordo il link  in cui l’ho visto 🙁
Come primo esperimento, per paura di fare qualche pasticcio, ho usato solo la farina bianca ma da quella volta in poi ho sempre adottato, per gusto e salute,  una farina prevalentemente integrale con l’aggiunta di semi oleosi e questo procedimento, che non prevede di impastare, da un risultato comunque perfetto ed anzi,  si rivela molto utile per l’impiego di questa ed altre farine che tendono ad appiccicarsi e che rendono la lavorazione a mano,  piuttosto difficoltosa.
Ma veniamo alla ricetta!

Ingredienti:
500g di farina bianca o mix preferito
1 cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero o malto
350g di acqua tiepida
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva (facoltativo)

Procedimento:
Versate in un’ampia ciotola la farina, aggiungete il lievito, lo zucchero e il sale e miscelate le polveri. Versatevi l’acqua tiepida tutta in una volta  e rimestate gli ingredienti pochi attimi con una forchetta o, se proprio vi volete sporcare, con le dita di una mano, in modo che la farina assorba tutta l’acqua. Lo so, viene voglia di impastare, ma non lo fate!
Quella roba informe che avete ottenuto va bene così com’è!

Sollevate la massa e mettete sul fondo della ciotola una manciata di farina, riposizionate la pasta nel contenitore e coprite con un coperchio o della pellicola alimentare.
Lasciatelo riposare nel forno spento dalle 9 alle 12 ore. In genere io faccio questo passaggio la sera dopo cena, la massa riposa tutta la notte ed  il mattino seguente la rilavoro . Il “segreto” è tutto qui: minima manipolazione e lunga lievitazione.
Dopo questo riposo, la massa si presenterà così gonfia ed appiccicosa:

Eccolo più da vicino in piena fermentazione…

Ora infarinatevi le dita e staccate per bene l’impasto dalle pareti della ciotola. Rovesciate la pasta su di un piano infarinato, ripiegate la massa dai quattro lati verso il centro bagnandovi le mani con l’olio o infarinandole nuovamente e risistematela nella ciotola con le pieghe in sotto.


Lasciarlo riposare così un’ora circa, ma volendo anche di più dentro il forno con la sola luce accesa.


E a questo punto si presenterà così,  ben lievitato e pieno di bolle, pronto per assumere la forma che vorrete.

In questo primo esperimento io l’ho messo in uno stampo a cerniera coperto di carta da forno, spennellato con poco olio la superficie, cosparso di semi di sesamo, praticato un taglio al centro e fatto rilievitare un’oretta.
Panificando spesso in questi mesi mi sono resa conto quanto è vero che i tempi di lievitazione e la resa finale dipendono dalla stagione, dall’umidità nell’aria e dalla temperatura della  cucina e quindi bisognerà osservare la reazioni della  massa seguendo i suoi tempi di sviluppo, mantenendo la regola che ad ogni rimaneggiamento va fatta rilievitare.
Portate il forno a 250° funzione statico, infornate il pane abbassando la temperatura a 220° per 15 minuti e poi ancora a 200°  per altri 15 minuti circa. A metà cottura potrete togliere il pane dallo stampo in modo che asciughi e cuocia meglio.
La pagnotta è pronta quando battendo con le nocche sulla sua base, essa suonerà “a vuoto”: il tempo ed un po’ di esperienza insegnerà a capire di che rumore si tratta ;).
Sfornate, lasciate asciugare su una griglia e gustate il pane niente scuse!
Provate, il risultato è garantito: otterrete un pane leggero, sano e gustoso ed adatto ad accompagnare ogni vostro piatto 😀

Uso lo stesso procedimento anche per fare la pizza  aggiungendo appena 20,  25gr di acqua in più! Viene deliziosa!!
A presto con altre lievitazioni  😉

  1. violetta says:

    Marta! Che bell’idea mi hai dato….mi piace fare il pane ma sono sempre di fretta! :-(! Ho visto il risultato è davvero ottimo! Mi viene fame e visto che in Italia sono le otto e un quarto una bella a colazione con un pò di marmellata….:-). Proverò e poi ti farò sapere! Bravissima…..

  2. La mollica è bellissima… ok, significa che sabato sera proverò questo metodo con la pasta madre, così domenica (stando a casa) potrò seguirlo nella sua lievitazione.
    🙂

  3. Complimenti Marta,
    è bellissimo e con poco sforzo !
    Proverò il tuo metodo… 😉
    Ciao, Ele.

  4. Elisabetta says:

    Ciao Marta,

    ti ho scoperta su VeganBlog, che seguo sempre anche se da esterna perchè non ho ancora vinto la timidezza per entrare nel novero dei veg-chef e partecipare attivamente con le mie ricette…
    Hai una marcia in più, le tue idee sono sempre originali, invitanti e mai scontate, bravissima! Complimenti anche per la tua bambina, la cui serenità traspare dalle foto che hai pubblicato. Siete proprio una bella famiglia, auguri per tutto e buon proeguimento di avventura in Cina!

    • Ciao Elisabetta, sono contenta di leggerti anche quì!! Ti ringrazio per i complimenti su di me e la mia famiglia! Quì ho l’opportunità di godermela tutta, di seguirla con attenzione e coccolarla anche a tavola, senza altre preoccupazioni. Forse è per questo che con serenità ed entusiasmo mi diletto ancor di più ai fornelli!!!!!!
      Continua a seguirmi e partecipa con noi a VB: si impara tanto condividendo, te lo dico io che ci sono già passata! 😉

  5. Bellissimo! 🙂

  6. Mi vien da ridere ancora pensando al tuo post del pane che era andato a ruba :-)Hai fatto un bel panozzo 😉

  7. Bellissimo, il tuo metodo è sicuramente da provare, dovrò prendermi il tempo necessario!!!! uno splendito panozzo, il titolo è perfetto!!!
    Volevo commentarlo quando l’hai pubblicato, ma purtroppo non sono riuscita ad aprire il post, finalmente oggi è andata bene!!! un bacione 🙂

    • Certo che i complimenti da una provetta panificatrice mi fanno proprio felice! I metodi sono tanti e ognuno ha il suo, ma fare il pane è un piacere unico 😉 !!!!!!
      Sì, qualche volta ci sono dei blocchi di connessione, sai, non sono proprio dietro l’angolo 😀 !!!!

  8. Francesca says:

    Ciao, la tua ricetta è molto simile a quella che seguo io per fare il pane, la differenza è che io ho la macchina per farlo, quindi fa tutto lei, impasta e cuoce! Tu sei molto più brava!
    Complimenti
    Un bacione anche dai miei piccoli!

  9. Mh…interessante!!! Ora ho già la pagnotta pronta per essere infornata ma – la prossima volta – proverò sicuramente il tuo metodo!!! 😀

    • Daccordo Sam, aspetto news 😉

      • SamWhity says:

        Marta, perdona il disturbo ma visto che questo pane è un *regalo* non vorrei fare pasticci… =(
        Per la cottura: scaldo il forno a 250°C, inforno e abbasso la temperatura a 220°C. Dopo 15 minuti la abbasso a 200°C e dopo altri 15 minuti (previa controllo “del suono” =P) sforno?
        Grazie per la disponibilità!!!

        • Sì, perfetto però ricorda che questo funziona in genere per la cottura del pane e per il mio forno cinese, ma ogni apparecchio è a sè: magari ti va bene come a me il primo colpo, te lo dirà il primo assaggio!
          PS 1) Se vedi che tende troppo a scurirsi coprilo un un foglio di stagnola ed abbassa un pelo la temperatura;
          PS 2) Se fai panini invece della pagnotta riducci tutti i tempi di almeno 1/3 !!
          PS 3) Puoi anche aspettare qualche minuto prima di sfornare!
          Buon pane a te, fammi sapere del risultato 😉

  10. Alcuni giorni fa ho fatto il pane con la farina di farro integrale utilizzando questo metodo,è rimasto buonissimo!!!
    Oggi lo sto rifacendo…l’unico difetto…è troppo buono e ne mangio un sacco! 😛

    • Sono contenta che ti piaccia! Io ci faccio anche il pane ai legumi e la pizza! Facili e fenomenali 😉 Ma anche io mi devo limitare: mi sono imposta una panificazione a settimana altrimenti è una rovina!!

  11. Che pane meraviglioso! e poi con questo metodo non costa molta fatica,di sicuro è da provare,brava Marta! 🙂

  12. barbara says:

    Ciao Marta,
    giovedi scorso ho preso la tua ricetta del pane niente scuse e questo fine settimana l’ho fatto.
    ne sono rimasta entusiasta, mi è venuto buonissimo e non vedo l’ora di riprovarlo in altre versioni (integrali, con i semi….).
    Lo voglio provare anche come base per la piazza (perchè con le altre ricette che mi sono state date non mi è venuta mai un granchè)
    GRAZIE MILLE per i tuoi suggerimenti, fare il pane in questo modo è stato veramente facile e veloce.
    ora vado a sbirciare qualche altra tua ricetta…
    un abbraccio, continua così
    Barbara

    • Grande Babi! Il mio pane non tradisce ed è un’ottima base per pizza che ormai faccio sempre in questo modo! La utilizzata anche per questa versione un pò più particolare ed è buonissima, ma va benissimo anche per il formato classico che ancora non ho fotografato 🙂 Allora continua a tenermi aggiornata 😉

  13. Ciao Marta,
    mi chiamo Luisa ed è da poco che seguo il tuo blog,l’ho letto quasi tutto ormai, ma non ne ho mai abbastanza: le tue ricette sono deliziose e i tuoi post veramente coinvolgenti!
    Ieri ho fatto per la prima volta il pane ( ai semi di lino) con il tuo procedimento e sto proprio pensando di buttare la macchina del pane ;). Premetto che non arrivavo ai 500 gr di farina e ne ho messo solo 400 ed ho diminuito gli altri ingredienti ad occhio ( infatti la pasta è venuta un pò liquidina…:p ) ma il pane è venuto squisito!! L’unica pecca è che era un pò insipido… ora ti chiedo : è una tua scelta la dose del sale, perchè cucinare poco salato fa bene, oppure il tuo cucchiaino di sale condisce più del mio? Scusa per il romanzo…!

    • Ciao Luisa! Felice di trovarti tra le pagine del mio ricettario! 😉
      Grazie per i complimenti, sono felice quando ricevo questi apprezzamenti liberi e spontanei, ma veniamo al pane:
      Per la dose di acqua e farina ti consiglieri la prossima volta di seguire le indicazioni, per poi applicare eventuali e personali modifiche. Io ho imparato a fare così di fronte ad una ricetta nuova, così con meno varianti libere capisco meglio dove può stare l’eventuale l’errore…E poi è così comodo: una parte ne congelo a fette e lo scongelo all’occorrenza (perfetto tostato al forno!)
      In quanto al sale, non ne ho nessuno speciale, anzi, ora uso uso integrale grigio bretone che mio marito dice sali anche meno 😉 E’ un fatto solo di salute e di gusto ormai abituato, ma potresti tranquillamente raddoppiarlo. Pensa che quando lo faccio ai semi non lo metto affatto!! Solo una questione di scelta, ma dipende anche da quando, quanto e con che cosa ne mangiate!! 🙂
      Alla prossima allora, io continuo a sfornare 😆

  14. Mi sono riletta con calma i passaggi di questo pane, devo provare anch’io quando avrò tempo… Sono proprio curiosa, anche perché sempre proprio delizioso! ^^
    Proverò appena ho tempo… Mi piace molto ^^

  15. Ciao Marta!innanzitutto complimenti per il blog!L’ho scoperto da poco ma ormai è un punto di riferimento! Io ho provato a fare il pane con questo metodo gia un bel pò di volte..la prima volta ho messo solo mezza bustina di lievito e non mi è lievitato benissimo! Le volte successive ho usato una bustina intera ( sul retro c’è scritto che è la dose per 500grammi di farina) e devo dire che lievita molto bene..ma poi ha un forte odore di lievito, un odore acido anche se di sapore sono molto buoni! mi potresti dare un consiglio? grazie mille 🙂

    • ciao Simona e benvenuta!! non saprei con certezza cosa accade al tuo impasto; io mi attengo sempre alla bassa dose di lievito che indico, possibile solo grazie alla lunga lievitazione, e mi trovo bene…certo, d’inverno fa un pò più fatica ed anche per la dose di acqua e farina bisogna prendere la mano, visto che varia al variare delle farine e dell’umidità. Direi ritenta, facendo attenzione agli sbalzi di temperatura. A presto!! 😀

  16. Alberto Terenzi says:

    Risultato perfetto!!!

  17. Ciao Marta! Sono capitata per caso sul tuo Blog e ti faccio i miei complimenti!mi sono divertita a guardare un po della tua esperienza in Cina e trovo bellissimo avere un ” diario” dei ricordi on line condiviso da chi ha piacere di vedere un po questi posti, non avendo opportunità di andarci..
    ora veniamo al pane… spettacolare.. davvero.. perche’ non sono mai riuscita a farlo “morbido giusto” e mi stavo convincendo oramai che fosse per questo forno vecchio, che se no la mia autostima, povera, se ne aveva davvero a male ;).
    Ho fatto una lievitazione sulle 12 h e seguito passo passo le tue dettagliate informazioni , facendo pero’ piccole pagnotte che.. sono venute squisite! anche il mio compagno rassegnato anche lui dal mio solito pane duro (pero’ e’pignolo diciamolo!!).. ha titubato non poco per poi farmi contenta, ma appena assaggiato non smetteva più d mangiarne!!! Non puoi capire la mia gioia!
    Chiudo il papiro, chiedendoti qualche consiglio sui passi iniziali del vegan-crudismo.. e ti ringrazio per tutto!

    • ciao Sara, scusa se leggo e approvo solo ora ma tra la ripresa del lavoro, due bimbe e la nuova avventura dei corsi di cucina che vanno a gonfie vele, ho poco tempo per il blog, anche se me ne dispiace!! questo pane è fenomenale, è vero, facile e di sicura riuscita. e quando anche le nostre prevenute metà apprezzano e festa doppia!! per la strada del vegan crudismo c’e’ proprio una tab dedicata sulla home del blog e poi, se avrai ancora dei dubbi chiedi pure!! grazie ancora 😀

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