Posted by marta in Blog, Ricette, torte,muffin e crostate | 29 Comments
Panfelizia
Lo so che nei blog cominciano a circolare ricette di carnevale, e giustamente aggiungo, visto il periodo, mentre io sono quì, in contro tendenza, a proporre l’ultimo dolce delle feste di Natale!!!
Ma non potevo lasciare questa delizia ad aspettare nell’hard disc fino alle prossime festività dedicate, troppo buona, e non volevo neanche attendere troppo prima di ringraziare la nostra Felicia che me l’ha più che ispirata con il suo Panfeli: grazie mille carissima, il nome di questo dolce, è anche in tuo onore!!
Ingredienti per il primo impasto:
70g di farina Manitoba
20g di margarina
1 cubetto di lievito di birra
30g di latte di soia
Ingredienti per il secondo impasto:
130g di farina Manitoba
200g di farina zero
30g di zucchero di canna
70g circa di latte di soia
80g di siero di yogurt di soia (residuo della produzione di vegrino)
1 pizzico di sale
Farcitura:
100g di margarina
50g di zucchero di canna
buccia grattugiata di un limone bio
buccia grattugiata di un arancio bio
150g di albicocche secche
50g di uvetta
50g di mandorle tritate
Finitura:
1 cucchiaino di latte di soia
1 cucchiaino di malto
q.b. di mandorle tritate
Procedimento:
Sembrerebbe un po’ complesso, ma non lo è; seguitemi 😉
Per prima cosa occorre tenere in ammollo le albicocche appena coperte di acqua, meglio se precedentemente bollita con un lungo ricciolo di buccia di arancia, per tutta la notte. Il giorno seguente vi dedicherete agli impasti.
1° impasto
Sciogliete il lievito nel latte intiepidito e poi unite la dose indicata di Manitoba e di margarina morbida. Amalgamate brevemente e fate riposare il piccolo panetto coperto in forno spento per 30-40 minuti.
Farcitura
Nell’attesa mescolate l’altra dose di margarina con il restante zucchero lavorandoli a crema con una forchetta, unite la buccia degli agrumi grattugiata e le albicocche scolate, frullate e ridotte a purea ed otterrete una cremosa e profumatissima farcia.
Mettete in ammollo l’uvetta e tritate le mandorle, serviranno alla fine per completare il ripieno goloso.
2° impasto
Riprendere la pasta che dopo il riposo si presenterà così:
Unite le restanti farine, lo zucchero, il sale, il siero di yogurt ed il latte tiepido necessario ad impastare.
Io a questo punto ho fatto riposare l’impasto un’altra oretta in forno spento, ma da ricetta non servirebbe.
Riprendete la pasta, stenderla sottilmente, spalmarla con la farcitura, aggiungere l’uvetta strizzata e le mandorle tritate a coltello lasciandone da parte un paio di cucchiai.
Arrotolate delicatamente la pasta su se stessa e disporre il rotolo ottenuto a spirale dentro una teglia immargarinata ed infarinata, saldandone le estremità con l’aiuto di poco latte.
Spennellate il dolce con un’emulsione di latte tiepido e malto e spolveratelo con la granella di mandorle.
Lasciar lievitare 1 ora e mezzo o due e dopo che sarà diventato così…
…infornatelo a 250° per 5 minuti, poi abbassate a 200° per 20 minuti e infine a 160° per altri 25, 30 minuti, coprendo il dolce con un foglio di stagnola a metà cottura o appena inizia a prendere colore in superficie.
Lasciatelo intiepidire in forno spento per qualche minuto e poi sfornate il Panfelizia!
Il gusto è delicato ma pieno, profumato e dalla consistenza perfetta, morbido e soffice anche grazie al siero dello yogurt che si è rivelato un ingrediente fantastico. Una vera delizia insomma, non proprio light nè troppo fast, ma adatto ai momenti di festa per essere affettato in compagnia.
Servitelo riscaldato in forno, il successo è garantito anche tra i non vegan!
Gustatelo quando volete io certo non aspetterò il prossimo Natale, ho già in mente una versione pasquale!
Trackbacks/Pingbacks
- Pasqua Angelica | New Horizons @ Human Graphia - [...] latte vegetale o, ancora meglio, almeno in parte il fantastico siero di yogurt utilizzato nel mio Panfelizia!) ed amalgamante…
Che onore!!!! un dolce….. fantastico 😛 la tua versione è bellissima, buonissima, golosa….. complimenti.
Conosco la sensazione di assaggiare la morbida pasta e arrivare al cremoso ripieno; hai perfettamente ragione, serve la versione pasquale, sono cusiosa di vedere le tue varianti, sicuramente golose….. Complimenti, è bellissimo assolutamente perfetto 🙂
Grazie mille! detto dall’ispiratrice mi inorgoglisce!!
Lo lo trovo davvero fantastico ed è venuto benissimo al primo colpo; con questa versione non rimpiangerò certo il classico panettone tutto uova e burro. Per Pasqua ci penso, ci penso…
E’ proprio interessante e ricco di utilissimi suggerimenti il tuo blog! Complimenti! passerò a trovarti di sicuro 🙂
Allora ti aspetto 😉
Ooops, ho sbagliato… volevo lasciare un piccolo commento a Felicia ed invece evidentemente ho sbagliato! il tuo blog, Marta, lo conosco bene e come sai sono una dei tuoi fedelissimi! Mi sono oscurata per un po’ dalla rete perché il lavoro nell’ultimo mi sta assorbendo molto e poi adesso che abito da sola ogni cosa è di mia esclusiva gestione e devo ancora acquisire dimestichezza con lavatrici e lavori domestici! La cosa che prefrisco è cucinare ma, ahimè, c’è anche tanto altro da fare che non è così simpatico… mamma mia, sono da sola e mi sembra già tanto, se avessi famiglia come farei? Tu sei bravissima, come riesci ad organizzarti così bene? Marta Wonder Woman, questo il tuo secondo nome!
A vivere da sola?! Che grande passo!! Vedrai, con un pò di pratica ed una buona organizzazione sarà tutto in discesa anche per te! Non servono super poteri cara Betta, comunque grazie, perchè in qualche giorno mi sembra davvero di averli… 😉
Ciao Marta! Bellissimo! Ti ho sempre seguita, ma non ho avuto tempo per lasciare commenti ai tuoi post sul viaggio (fantastico reportage) e sulle nuove ricette. Non ti smentisci, sono proprio allettanti. Mi hai dato una bellissima idea per Pasqua! O forse anche prima, non credo di riuscire a resistere a lungo senza assaggiare questa meraviglia… Un bacio e a presto!
Hei Betta! Sai che ti pensavo proprio questi giorni e mi domandavo dove fossi…impegnata col lavoro?!
Ti ringrazio, questo dolce te lo suggerisco fortemente, non potrà non piacerti!! Se avrai tempo fatti un giro, ho pubblicato parecchio questi giorni e mi piacerebbe un tuo parere, su tutto!! 😉
Mamma mia che bontà! 🙂
Ma secondo te il siero di yogurt di soia si può sostituire con qualcos’altro?! 🙁
In genere non preparo il vegrino! e per la verità non so neanche cosa sia!!! 🙁
Grazie per i tuoi suggerimenti…. 😀
Mamma quante faccette, che bello!
Tranquilla, ti spiego tutto: il siero lo puoi tranquillamente sostituire con altrettanto latte vegetale, ma secondo me gli ha regalato qualcosa in più. Io l’ho messo per caso: stavo facendo il mio primo formaggio veg spalmabile, viene chiamato vegrino per la somiglianza con il caprino ma secondo me è una via di mezzo con un altro famoso formaggio spalmabile. Basta prendere uno yogurt di soia naturale, versarlo in un fazzoletto, chiuderlo a fagotto e farlo gocciolare, recuperando il siero in una ciotola, sosperso come meglio credi, in modo che non tocchi il fondo, dentro il frigo per 2,3,4 giorni a seconda di quanto lo si vuole compatto. Io dopo due giorni l’ho insaporito con l’erba cipollina, un pizzichino di sale e l’ho spalmato sui pomodorini come vedi in questo post , mentre il siero che è fuoriuscito l’ho utilizzato per il dolce lievitato.
Perfetto per antipasti e soprattutto d’estate, è un veg formaggio che rifarò di sicuro! A noi ha davvero piacevolmente sorpreso, e l’uso del siero, che andrebbe bene anche per pane e focaccie, ce lo fa apprezzare ancora di più! Fammi sapere se provi 😉
Buonissimo!Le ricette di Feli sono sempre una garanzia 😉
Vero, non ci si può sbagliare!!
Ti seguiamo anche noi ma non è facile starti dietro,poi sei diventata troppo brava 😉
Ma dai, che troppo brava, è tutto semplice e riproducibile! Di certo questo ricettario virtuale mi sta prendendo tanto tempo e spazio, per fare un bel post, ci voglio ore, mentre per leggerlo pochi minuti, ma mi è già tornato molto utile più di una volta… Dai, tieni il passo che continuo a sfornare bei piattini anche per voi, mi farai assaggiare qualcosa di tuo quando torno, no?! 😉
Beh però Marta, Natale a parte a me questo panfelizia mi pare proprio una super delizia che potrebbe accompagnare ed addolcire anche il carnevale!
E’ stupenda anche la tua dolce versione, come quella di Feli!
Sicuramente entrambe le preparazioni da tenere a portata di mano, Natale o non Natale!
Bravissima! E’ stupendo!
Grazie Cami, l’ispirazione è stata indispensabile per questo risultato buono e bello!
e infatti chi l’ha detto che i dolci di natale si devono mangiare solo a natale? eccertocheno, ce lo facciamo anche in agosto se ci va il tuo dolce.
comunque ho dovuto leggere due volte prima di convincermi che non fosse così complicato e non ne sono ancora convinta…ma il risultato è davvero splendido 🙂
grazie mille Barbara, se lo rileggi una terza volta sei già pronta per farlo 😉
Ma bravissima, che bel risultato! e poi hai anche avuto la prontezza di fotografare il passo-passo! quando lo faccio io, poi devo pulire la macchina fotografica per settimane 🙂
Più che prontezza, direi pazienza ma era necessario per far capire bene: che barba però lava, asciuga, fotografa, lava, asciuga, fotografa…
Settimane no, ma una bella passatina a fondo sulla macchinetta ce l’è voluta tutta 😆
Deliciussssss!!!!!
Thanks 😉
Ciao! Ho scoperto oggi il tuo interessantissimo blog! piacere di conoscerti 🙂 questo dolce deve essere fantastico…ricorda un pò la gubana, che è un dolce tipico delle mie parti, a vederlo così anche se gli ingredienti sono diversi
Piacere mio Antonella, è un piacere trovarti anche quì! Non conosco la gubana, ma se dici che gli somiglia è casuale! Ti ha scorso nel commenti degli altri blog, ricambierò con piacere il passaggio, grazie 😉
Complimenti..buonissimo!!!!I dolci più buoni allora li lasci per il tuo blog..!!!!??Ciao..è un piacere visitare il tuo blog!!
😆 Ma va, è casuale! Mi piacerebbe condividere più ricette su VB, ma faccio fatica a star dietro a tutto, ai nuovi chef, è una famiglia numerosa e pieno di ottimi cuochi e quando posso ogni tanto mi aggiungo 😉 Comunque grazie, sei carinissima!
Bellissima e sicuramente buonissima anche la tua interpretazione del panfeli che ho sperimentato ed apprezzato anch’io 🙂
Si trovano ricette stupende sul blog e questa lo è! Complimentissimi.
Grazie Tiziana, è un piacere trovarti quì! Passa quando vuoi e condividi, se vorrai, i tuoi commenti con noi 😉 Questo dolce è davver una bontà e credo sia una buona base, avendo lo stampo a tema, anche per la versione pasquale!!