Posted by marta in Blog, I miei foto-racconti di viaggio, Living in Cina, Vacanze in Cina e dintorni | 6 Comments
Pechino 2° parte: La Grande muraglia
Famosa come una delle sette meraviglie del mondo, la Grande Muraglia è il maggiore progetto difensivo dell’antichità eretto nel periodo di tempo più lungo. Sulla mappa cinese le sue grandiose mura si estendono per quasi 7000 km. Nel 1987 la Grande Muraglia è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale. L’inizio della costruzione della Grande Muraglia si può far risalire al nono secolo a.C. quando, per difendersi dagli attacchi delle minoranze etniche che vivevano nel nord, i governanti della Cina centrale collegarono le torri di vedetta con muraglie, formando alla fine la Grande Muraglia. Nel 221 a.C., dopo aver unificato la Cina, l’imperatore Qing Shihuang collegò le grandi muraglie costruite dai vari regni, in modo da formare una barriera al confine settentrionale, così da difendersi dagli attacchi delle popolazioni nomadi provenienti dalla Mongolia. Già allora la Grande Muraglia superava i 5000 km.
Dopo la dinastia Qin, la dinastia Han prolungò la Grande Muraglia a 10.000 km. In oltre 2000 anni di storia, i governanti di ogni periodo hanno costruito in varie dimensioni la Grande Muraglia, per una lunghezza totale superiore a 50.000 km. Come un’ opera difensiva, la Grande Muraglia è stata costruita seguendo i pendii dei monti, attraversando deserti, praterie e paludi, con una struttura molto complessa e, tenendo conto della situazione dei terreni, i costruttori hanno adottato diverse modalità.
La Grande Muraglia è realizzata all’esterno con grandi mattoni e lastre di pietra, mentre all’interno si trova della terra e pietre frantumate. Ha un’altezza media di circa 10 m, una larghezza di 6,5 m alla base e 5,5 m alla sommità, e sulla cima potevano passare 4 cavalli affiancati, per facilitare il trasporto delle truppe, del cibo e delle armi. All’interno delle mura ci sono scale di accesso di pietra, per agevolare i passaggi e ad una certa distanza, si trovano torri di segnalazione e fortini che servivano come deposito di armi e cibo, per il riposo dei soldati e come riparo in caso di incursioni nemiche. Venuta meno la funzione militare, la Grande Muraglia continua a stupire ed affascinare per la sua maestosa quanto essenziale e rude bellezza: il suo serpeggiare lungo i monti, ne delinea i profili e puntella le vette con torri e piattaforme, secondo una spettacolare architettura ricca di fascino artistico. Se capitate da queste parti è da non perdere…
Per godercela a pieno e senza tanti pensieri, abbiamo acquistato un pacchetto di servizi personalizzato dalla “Great Wall hiking” che si è occupata di organizzare la giornata: dal prelevamento in hotel con macchina, autista e guida, al raggiungimento del sito prescelto per la scalata, acqua, pranzo e ritorno in hotel in serata.
Giornata lunga, stancante ma unica!
Abbiamo scelto di scalare e percorrere un tratto della Muraglia ( da Simatai a Jinshanling) meno consueto per la maggior parte dei turisti, con lunghi tratti originali ma non proprio semplici. I cinesi amano la comodità e per questo scelgono i siti più vicini, facili e con torrette raggiungibili tramite funivie! Il risultato per noi sarebbe stato deludente: in quei tratti la muraglia è completamente ricostruita e, a tutte le ore del giorno, è talmente affollata che assomiglia al corso di Jesi il giorno del Patrono dove al posto degli sbandieratori ci sono decine di ambulanti che ti accompagnano chiassosi lungo tutto percorso per venderti qualcosa!
Il mattino ci si sveglia alla buon’ora e per le dieci arriviamo al punto di partenza per raggiungere la muraglia e percorrerla. Durata prevista: 3 ore, ma con la bimba al seguito contiamo di mettercene almeno una in più.
Il programma per Linda è un po’ azzardato, ma contando sulla sua attrazione fatale per le scale e arrampicate e avendo come asso nella manica la promessa di un bel premio a fine fatica, siamo ottimisti e ci proviamo.
La giornata che si prospetta è splendida: un inusuale cielo limpido e celeste chiazzato da qualche nuvoletta candida a decorazione dei nostri scatti, ci accompagnerà per tutto il percorso. L’aria pulita e il sole deciso ci da la certezza di un clima piacevole ed azzeccato per l’avventura del giorno. Ci siamo! Creme solari, acqua di scorta e cappello e si sale!
L’avvio non è dei più semplici: si parte con una lunga e ripida salita e Linda a metà già tentenna. Ma è ancora fresca e curiosa di vedere “che c’è lassù” che con qualche canzoncina di accompagnamento e tratti mano nella mano, arriviamo di lì a poco alla prima torre.
Il paesaggio è spettacolare e la vista mozzafiato, l’aria fresca in faccia, il silenzio assoluto ed i pochi altri esploratori presenti, ci fanno sentire fuori dal mondo. Guardate le foto per farvi un’idea…
Dopo questo primo strappo ci aspettano 3 ore di “passeggiata”insieme a Robert, la guida del tour, fatta di salite e discese lungo la muraglia. Passando per tratti originali e sconnessi e altri più comodi perché restaurati o ricostruiti, raggiungiamo le varie torrette di guardia provando ad avvistare qualche mongolo invasore!
Ma gli unici avvistamenti che riusciamo a fare sono di solitari ambulanti riparati all’ombra di ogni torretta che ti aspettano al varco per venderti acqua e drink energy e rari turisti, per lo più non asiatici, che con il fiatone ti salutano con un sofferto e sbrigativo “Hi!”.
Linda tiene il passo, certo, ogni tanto piccole pause per acqua, merenda e qualche incoraggiamento ma, se devo essere sincera, il vero rallentatore del gruppo è stato Luca che ogni pochi metri si fermava per immortalare il paesaggio, scattando ad ogni cambio di curva decine di foto!
D’altronde era questa la sua mèta preferita di Pechino, sopra ogni piazza, storia e tempio e quindi l’ho lasciato fare volentieri così anch’io tiravo il fiato ogni tanto.
Dopo quasi 4 ore faticose ma molto suggestive, raggiungiamo la nostra uscita e visto che la fame cominciava a farsi sentire (era ormai il primo pomeriggio), la vista del ristorante è stata molto gradita. Certo, chiamarlo ristorante sembrava a primo impatto un po’ esagerato (quattro tavoli, bagni esterni, pochi avventori) ma nella sostanza si è rivelato un buon punto di ristoro, soddisfacendo al meglio e con semplicità le nostre “stranezze” in fatto di cibo fresco e vivo.
Dopo aver mangiato con calma e soddisfazione e lasciato giocare Linda con i bimbi del posto, raggiungiamo l’auto e l’autista per il rientro.
Approfittiamo del lungo tragitto in macchina per riposarci: Linda alla seconda curva sviene esausta sulle mie ginocchia e noi ci rilassiamo un po’…
Tornati in albergo cosa c’è di meglio di un bel bagnetto?!
Prima del ristorante ci accorgiamo di avere un po’ di tempo a disposizione. Sappiamo che a pochi minuti a piedi dal nostro hotel si trova il famoso mercatino notturno di Pechino dove si vende lo street food più variegato, strampalato e grottesco della capitale che però, ci hanno detto, meriti per la sua originalità, una nostra visita.
C’è veramente di tutto: si passa da pesce e carne grigliati a preparazioni vegane, da ravioli cinesi a gnocchi coreani, dal mais arrostito al gelato fritto, da freschi ed invitanti spiedini di frutta, a raccapriccianti arrosticini di serpente, scorpioni e stelle marine e tanto altro ancora, tutto allineato in bella mostra in banchetti rumorosi ed illuminati a festa, con venditori insistenti per far provare la propria specialità.
Il mercato è molto affollato, pieno di curiosi, soprattutto turisti, che mangiano in piedi dopo aver scelto la propria prelibatezza. Guardare per credere.
Linda decide di fare un “aperitivo” con il latte di cocco che aveva già conosciuto ed pprezzato ad Hangzhou.
Con tutto quello che c’era, siamo stati fieri della sua scelta tutta naturale! La venditrice sceglie la noce, la afferra e con un colpo di cacciavite la fora, infilandoci una cannuccia colorata: il latte fresco di cocco è servito!
Dopo un paio di giri su e giù per gli stend ce ne andiamo, a dire il vero più nauseati che attirati da cotanta offerta e optiamo per una cena in un vero ristorante…
…posso avere una gigantografia di Luca con il cappellino da esploratore???????
Sarà difficile! E’ stata già un’impresa che mi lasciasse mettere le sue foto! A lui piace stare dietro l’obiettivo e non davanti!! però hai ragione, è molto affascinante 🙂
Ciao Marta! Che meraviglia la Grande Muraglia! Visitarla è da tempo uno dei miei sogni nel cassetto e questo tuo incantevole post mi ha messo ancora più voglia di realizzarlo! …Chissà che un giorno non riesca a convincere mio marito!
Complimenti davvero per il blog, è proprio emozionarte seguirvi in questa avventura cinese! Le foto sono incredibili!!!
Ciao Sara, sono proprio contenta di trovarti anche quì!
La Grande Muraglia è davvero incredibile ed emozionante come appare dalle foto e merita una visita. Ha percorsi per tutte le difficoltà e le attitudini, dai pigri ai temerari; noi con la bimba abbiamo azzardato su un percorso intermedio e siamo rimasti molti soddisfatti!
Sono felice che ti piace il mio blog, ci stò dedicando tante energie, testa e cuore nella speranza di coinvolgere il lettore e nella certezza di lasciare una traccia indelebile di questa incredibile avventura! 8)
Ciao Marta!
Complimenti bellissime foto, bellissimo blog! Da tempo ho nel mio cuore il sogno di visitare la Cina. Da quando ero bambina sono stregata per l’Oriente e non conosco ancora la ragione. Guardare le vs. foto però, ha rafforzato la mia voglia di partire! Qual’è il periodo migliore per visitare la Cina? L’inglese è parlato negli hotel? E’ possibile chiederti altri consigli via email?
Grazie
Annamaria
Io al contrario di te, prima di partire ero più incuriosita da altri continenti, ma poi il contatto con questa realtà mi ha appassionato ed ora sono fatalmente attratta da ogni angolo di questa terra! Purtroppo la mia permanenza sarà limitata e dovrò scegliere con cura le prossime mete 😉 E poi siamo quì per lavoro e non turismo e le ferie sono quelle che sono…
La Cina è talmente immensa che in essa trovi tutte le lingue, tutte le stagioni e le atterazioni più disparate. Noi la stiamo scoprendo vivendola e mi sento di darti consigli solo per i posti che ho imparato a conoscere. La rete mi ha dato molti spunti, ti conviene farti prima un giro lì, ma se vuoi puoi contattarmi, per quello che posso, ti aiuto volentieri con qualche indicazione in merito 😀