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Pechino 3° parte: il Palazzo d’Estate
Il Palazzo d’estate si trova a una ventina di km dalla città, nella periferia nord-occidentale ed è il luogo dove la Corte veniva a trascorrere il periodo estivo. Fu soprattutto l’imperatore Qianlong che, colpito dalle bellezze della città di Hangzhou, volle riprodurle quì, scegliendo per questo paradiso il nome di “Collina della Longevità”.
Per raggiungere la residenza estiva degli imperatori decidiamo di ritentare con la metropolitana. Oggi è domenica ed il tragitto sotto terra si preannuncia meno affollato di quello incontrato nei giorni lavorativi.
Il percorso è anche facile; così con un solo cambio di linea e una decina di fermate arriviamo a destinazione sempre in buona compagnia di turisti asiatici e non.
La giornata è splendida e più calda di ieri. La residenza è immensa e dalla piantina si capisce che ci sarebbero decine di edifici da visitare, ponti, ingressi, templi, gallerie, isole ed un lungo giro intorno al lago (forse comincio a dare i numeri, ma ho fotografato anche quella!).
Ci rendiamo subito conto che servirà l’intera giornata anche per questa mèta, ma reduci dalla Grande Muraglia di ieri, siamo un po’ stanchini e scegliamo di prendercela con calma della serie: dove arriviamo mettiamo il punto!
Linda senza mezzi termini ci informa che la sua visita sarà rigorosamente a cavallo del passeggino e noi, tenendo conto della recente scarpinata, l’assecondiamo (ce ne fosse stato anche uno per noi!).
La scelta però, per me che la spingevo, si è rivelata infausta, visto che tutto il tragitto era segnato da scale e stradine ciottolose e così procedere è diventata a tratti un’impresa.
Anche questa tenuta è veramente spettacolare e ci ha regalato un’altra splendida giornata, ma se devo essere sincera, non mi ha trasmesso la stessa magia della Città Proibita, pur avendone tutti i presupposti.
Lungo la riva del lago, ai piedi della collina, c’è una galleria in legno, lunga 728 m, coperta e decorata da circa 14.000 pitture che rappresentano paesaggi di Hangzhou, scene mitologiche, episodi della storia cinese. Fu inizialmente costruita durante il regno di Qianlong nel 1750, ma fu distrutta nel 1860 e fatta ricostruire successivamente. La galleria serviva come protezione contro la pioggia e il sole ed è la più lunga passeggiata coperta nei giardini cinesi. I Pechinesi dicono che è così lunga che a un’estremità si possono dire le prime parole d’amore, e fissare la data delle nozze arrivati all’altra estremità!
Ci abbiamo fatto un sacco di foto sotto ma non ho pensato a fotografare il sopra!
La galleria si interrompe a metà per dare accesso alla Collina della Longevità che domina il parco e sul quale sorgono:
– Il Palazzo delle Nuvole Ordinate, dove l’imperatrice Cixi festeggiava i suoi compleanni.
– La Pagoda della Fragranza Buddhista alta 46 m, coronata da quattro tetti e dalla quale si gode una splendida vista sull’intero complesso e sul lago Kunming.
…e molti altri padiglioni, templi, ponti e gallerie in cui ci si può perdere e che ci si fa notte a ricordarli tutti!
Dall’altra parte del lago, troviamo un ponte di 17 arcate lungo 150 m che unisce la terraferma all’isola Nanhu.
All’inizio del ponte c’è un bue di bronzo sul cui dorso è scolpito in rilievo un poema dell’imperatore Qianlong, che ricorda il contributo determinante che questo animale ha avuto nella costruzione di questo lago semiartificiale.