Dic 1, 2011

Posted by in Blog, gluten free, minestre e vellutate, Ricette | 20 Comments

Pure white


Questa crema a base  di radici e tuberi ci è piaciuta molto: ha grosse qualità organolettiche ed un sapore delicato ed originale.
L’ho sperimentata per provare  il taro, un tubero cinese molto usato in tutta l’Asia in genere, soprattutto aggiunto a brodi e zuppe.
Il taro è particolarmente  apprezzato per le sue proprietà medicinali che comprendono la capacità di far diminuire la febbre, aiutare la digestione, calmare l’infiammazione e dar sollievo al dolore. Essendo un alimento alcalino, è utile per bilanciare una dieta a base di carne (tipicamente asiatica 🙁  ). Inoltre è anche un efficace diuretico ed è una fonte naturale di melatonina, che dà sollievo a chi soffre di insonnia. Una volta sbucciato, la sua polpa risulta appiccicosa: è la mucina, una combinazione di zucchero e proteine che ha  proprietà anti-invecchiamento ed  aiuta il buon funzionamento del fegato e dei reni, rallenta la trasformazione dei carboidrati prevenendo l’ accumulo eccessivo di grasso. È efficace anche per il trattamento dei disordini di stomaco e degli attacchi di dissenteria dovuti ad eccessi nel cibo e nelle bevande.
Anche se la destrina e lo zucchero contribuiscono alla dolcezza naturale del taro, (e per questo suo gusto gradevole a volte lo aggiungo agli ingredienti della mia centrifuga) il suo componente principale è l’amido. È anche una fonte di proteine, grasso, fibra, carboidrati, fosforo, sale, calcio, potassio e vitamine C, B1 e B2.
Eccolo quì, questo piccolo tubero ancora con la buccia e  già privato della stessa, insieme ad altri ingredienti della ricetta:

Gustata calda, ora che le serate hanno sempre più il sapore dell’autunno anche a queste latitudini, è una candida coccola scalda cuore…

Ingredienti:
1 grosso daikon
4 taro (o topinambur se probabilmente non li trovate)
2 porri
1 spicchio di aglio
1 cm di radice di zenzero fresca
1 tazza di funghi freschi
q.b di cannella in polvere
q.b. di salsa tamari o di sale
q.b. erba cipollina
q.b. olio evo
q.b. di noce moscata

Procedimento:
Dopo averli lavati e mondati, tagliate a pezzi  il daikon, i taro, i porri  e lo zenzero e metteteli in una casseruola coperti  di acqua.

Lasciate cuocere per circa 20 minuti lasciando le verdure  consistenti.
Nel frattempo pulite ed affettate sottilmente il misto di funghi da voi preferito, ma se volete mantenere “l’effetto white”, scegliete gli champignon o altri funghi bianchi. Fateli saltare in padella con poco olio, lo spicchio d’aglio intero e un pizzico di sale, per pochi istanti. Poi spegnete ed aromatizzate con erba cipollina tritata.
Recuperate la casseruola di verdure e frullatele con il minipeemer. Regolate di sapidità ed impiattate versando per primo la vellutata, i funghi trifolati al centro, un giro di olio evo ed una spolverata di noce moscata, che ben si sposa con questi ingredienti.
Che dire, semplice, sana e buona: provatela!!

  1. Elisabetta says:

    Anche questa ricetta mi incuriosisce. Marta, non sbagli un colpo!
    Peccato che qui tanti ingredienti che utilizzi non si riescano a reperire. Io non trovo nemmeno il daikon 🙁
    Sei proprio fortunata a vivere quest’esperienza in Cina, e non solo per le sperimentazioni gastronomiche. Vivila e goditela al massimo, di certo ti arricchirà tantissimo ed il ricordo ti accompagnerà anche al tuo rientro in Italia (non c’è bisogno che te lo dica io, ne sei consapevole anche tu stessa per prima!).
    A quando il tuo ritorno per le vacanze di Natale?
    Buon pomeriggio a te -qui la giornata è appena iniziata! Un bacio

    • Cara Elisabetta, ti ringrazio! Cerco di vivere e godere ogni giorno al massimo che quasi mi dimentico che è Natale e che ora di tornare per le vacanze 😀 in realtà io mi sento più in vacanza quì: in Italia torno senza aiuti in casa, Linda sempre a casa (e solo chi la conosce sa cosa vuol dire seguirla 24 ore al giorno…), tante piccole e grandi incombenze da sanare, parenti, amici e poco tempo per fare tutto…immagino già lo spazio per il mio blog 🙁 . Ovviamente mi fa piacere tornare: il rientro è previsto per il 12 dicembre 😉

  2. Ma perche’ devi farmi invidia?!?!?!?!
    La voglio anche io questa bontaaaaaa’!!!!!!!
    :0)

  3. Amo le cremineeeeeeeee, vorrei davvero assaggiare il taro, mi hai incuriosito tantissimo……… ma penso che dovrò scegliere il topinambur, comunque buonissimo!!!! bellissima ricetta 🙂

    • Anche io e mia figlia le adoriamo (un pò meno mio marito 🙁 ) Cosa di meglio con queste prime temperature invernali 😉 !? Anche con il topinambur verrà benissimo, io quì non lo trovo ma la ricerca continua 😀

  4. _Ha un aspetto davvero delizioso questa cremina, non lo avevo nemmeno mai sentito nominare questo tubero 🙂

  5. a cosa somiglia?
    a vederlo sembra sedano rapa ovalizzato, ma ricorda anche i topinambur e le rape bianche…
    una vellutata bianca comunque riusciamo a farla anche con le nostre verdure locali! consoliamoci così… data la lontananza della Cina…
    😉

  6. Buonissime le cremine di verdure da mangiare belle calde in questo periodo dell’anno 😉

  7. La veg-telepatia colpisce ancora! gli ingredienti per la zuppa sono diversi, ma la presentazione … vieni a guardare la mia minestra di granturco e funghi e te ne renderai conto! 🙂
    Coi topinambur e magari patate (o cavolfiore … il daikon non mi piace molto) posso rifarla pure io 😉

  8. Peccato non trovare tutte le tue radici anche quì, al momento posso solo gustarmelo virtualmente questo bellissimo purè dal colore così delicato e tenue! Visto l’arrivo dell’inverno, si intona perfettamente con la stagione la sua nuance così chiara 🙂
    Dev’essere buono ed originale, ricordo il sapore piccante del daikon 🙂

  9. Decisamente ha superato ogni aspettativa :D. Dico più per Simone che per me! Ma anche io ne ero sorpresa 🙂
    Buonissima! Poi è la prima volta che mangiamo il taro!

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