Dic 10, 2011

Posted by in Blog, frutta, frullati e centrifughe, gluten free, Ricette | 14 Comments

Il pomelo: the “slow fruit”

Rieccomi quì a presentarvi un’altro frutto tipico dell’ Oriente: il Pomelo.
E’ un frutto che appartiene al genere dei Citrus ed è il più grande degli agrumi. È ritenuta una delle tre specie da cui derivano tutti gli agrumi oggi conosciuti, assieme al cedro ed al mandarino. E’ un frutto che  può crescere fino ai 30 cm di diametro e può pesare fino ai 10 kg. Questo che mi vedete in mano faceva oltre 3 chili!

Tipica per questa specie è l’abbondante presenza di sostanza bianca spugnosa sotto la buccia detta albedo; di albedo è costituita anche tutta la parte superiore del frutto, cioè la parte stretta che gli conferisce una forma a pera.
La buccia è liscia, tra il giallo ed il verde, alle volte rosata, mentre la polpa raggiunge i colori dal giallo paglierino al rosa fino al rosso ed i semini sembrano briciole di pane. Il sapore è simile al pompelmo rosa, ma è più dolce e dalla consistenza più carnosa.

Le principali sostanze contenute nel pomelo sono: beta-carotene, vitamina C e vitamine del gruppo B.
E’ ricco anche di potassio che ha proprietà tonificanti per il cuore, inoltre aumenta la vitalità, migliora l’umore, rafforza le energie e la capacità lavorativa, fornisce una sensazione di sazietà e accelera la sintesi delle proteine e dei grassi ed è ottimo quindi anche nelle diete.
Contribuisce a regolare la pressione arteriosa e a prevenire l’arteriosclerosi. Lo scrivo quì che è anche buonissimo!? 😉
Io lo chiamo lo “slow fruit” perchè per gustarlo a dovere non si deve andare di fretta: la buccia spessa e tenace, nonostante la si tagli, oppone resistenza e, una volta eliminatala tutta è la volta della pellicina trasparente che riveste ogni singolo spicchio che va incisa con il coltello e poi tirata via.
Così spesso gli dedico un pranzo fruttariano per avere più tempo e spazio nello stomaco: tovaglietta para schizzi, due ampi piatti, una mezz’ora senza interruzioni  e me lo mangio lentamente ma implacabilmente tutto!! 😉
Ora ci ho preso mano ma all’inizio era un’impresa che ai meno motivati avrebbe fatto passar la voglia…mio marito si spazientisce e lo mangia solo se lo trova sbucciato 🙁
Io trovo invece che anche questo piccolo lavoro richiesto sia il bello di questo  frutto “da meditazione”: si concede in tutta la sua bontà ed unicità a pochi e pazienti privilegiati 😉


Alla fine anche io sono una di questi e  di questo particolare frutto resta solo un piattone di bucce profumate:

Guardate che colore fantastico e che struttura meravigliosa ha ogni spicchio al suo interno, come si fa a resistere?!

  1. Interessante!!!!! curioso, mi piacerebbe assaggiarlo!!!!

  2. Mi ha lasciata stupefatta!
    L ultima foto fa pensare alla corposita’ del salmone!
    Voglio un pomelo! Voglio provare anche io a sbucciarlo!
    E soprattutto lo vorrei proprio mangiare!!!!

  3. Elisabetta says:

    Anch’io vorrei assaggiarlo! Però temo che la difficoltà di sbucciarlo mi farebbe demordere e lascerei perdere…quindi mi accontento di vederlo così! Però ho una richiesta: “mi” faresti una torta con il pomelo? Non vedo l’ora di vederlo in una declinazione dolce e al forno! Un bacio

    • Non so se sia molto adatto alla cottura, perchè è molto polposo e poco succoso) ed in genere non amo cuocere la frutta, la preferisco in purezza per non distruggerne il meglio, però per te ci faccio un pensierino 😉

  4. Ciao Marta, complimenti infiniti per la tua vita e per il tuo blog!
    Ti seguo da sempre ma solo ora commento per dire a tutti che io questo frutto l’ho trovato al carrefour! All’inizio pensavo fosse qualcosa di transgenico ma appena mi sono documentata e ho compreso la sua natura sono corsa a comprarlo! gnam gnam!!

    • Ciao Daniela, è un piacere che tu mi segua e che finalmente ti sia fatta sentire 😉
      Wow, se lo hai trovato allora anche io ho speranza di continuare a mangiarlo quando avrò attacchi di nostalgia!! 😀

  5. Quanto mi piacciono i frutti da meditazione! chissà non lo trovi anch’io in qualche carrefour (se ce ne sono qui… boh). Sarebbe forte sulla tavola di natale, dove mi concedo la trasgressione esotica dell’inverno!
    😉

  6. Mi sta salendo l’acquolina, quando vedo la frutta le mie papille gustative fanno una festa!
    E’ molto simile al pompelmo, come colorazione, chissà se non è un incrocio con un pompelmo italiano!
    La polpa è corposa e dal colore brillante!
    Hai ragione.. Come si può resistere!!!??!!!

  7. fai bene a non farti sfuggire nulla, avendo la possibilità di vivere all’estero lo farei anche io 🙂

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