Posted by marta in Blog, gluten free, Ricette, tutto legumi | 17 Comments
Soia verde doppia versione
I legumi si sa, sono importanti per i vegani e se cucinati da freschi sono ancora più ricchi di nutrienti e meglio digeribili.
La soia in particolare, consumata quotidianamente in varie forme dalla popolazione asiatica è anche ricca di proprietà benefiche: contiene fibre, vitamine (gruppo A, B ed E), proteine, grassi polinsaturi essenziali, ormoni vegetali (isoflavoni) e minerali (magnesio, potassio, fosforo e calcio), ed è utile anche nella prevenzione di svariate patologie: controlla il tasso di colesterolo e le malattie cardiocircolatorie correlate, protegge dai radicali liberi, responsabili di alcuni tumori e dell’invecchiamento precoce, inibisce la crescita delle cellule tumorali, efficace nella conservazione della massa ossea prevenendo l’osteoporosi ed i disturbi legati alla menopausa. Inoltre le proteine ricavate dalla soia in particolare, ma da tutti i legumi in genere, spossano i reni in maniera ridotta rispetto a quelle animali ed andrebbero quindi serviti con più frequenza su ogni tavola.
In Cina compro spesso la soia verde fresca, i banconi dei mercati ne sono carichi e se ne trova sia pulita che ancora nel suo tegumento. Io solitamente la compro da sbucciare anche se il baccello è duro ed un pò antipatico da aprire, ma tutto si fà…
Ci è piaciuta subito al primo assaggio per il suo gusto delicato misto tra fagioli e piselli e, sposandosi molto bene con tanti altri ingredienti, da allora è spesso sulla nostra tavola. Questa è una delle ultime mie versioni…
Ingredienti:
400g di fagioli di soia verde
1 cipolla bianca
2 cucchiai di olio
1cucchiaio di salsa tamari
5-6 foglie di insalata o altra verdura a foglia verde
Una manciata di capperi
Procedimento:
Fate andare la cipolla tritata nell’olio e poca acqua per circa dieci minuti.
Aggiungete l’insalata a listarelle ed i capperi tritati e fare insaporire l’intingolo. Aggiungete la soia cotta al vapore per circa un’ora (e sì, ci vuole un po’ perchè d’altronde, seppur fresca, è sempre un legume!), la salsa tamari e saltate il tutto per cinque minuti.
Pronta! Gustatela tiepida con del buon pane integrale casalingo: sarà una cenetta deliziosa 😀
Questa è un’altra versione, semplicemente insaporita in un sughetto fatto con tanta cipolla, pomodorini ed erba cipollina: molto buona anche questa! 😉
MMMMMMMMMMMMMMMMMMMmm queste sono proprio da provare! manco a farci apposta oggi mamma ha messo a bagno la soia !
Provate, ma questa verde fresca non ha lo stesso gusto della soia gialla secca! In alternativa ci vedrei bene fave o meglio piselli ma non sò se ne avete ancora nel congelatore! Notte…….
Ha un colore e un aspetto davvero molto invitante, e io con i miei problemi premenopausa dovrei mangiarla a chilate, solo che qui non si trova facilmente e anzi io non l’ho mai vista ma sò che alcuni supermercati la tengono devo informarmi 🙂
Un abbraccio
No fresca in italia non l’ho mai vista ma secca e di tutti i colori di sicuro la trovi 😀 a presto
Mai assaggiata la soia fresca…qui è impossibile trovarla 🙁
sembra molto buona 😉
Anch’io non l’ho mai trovata, ma prova a sostituire con fave o piselli, il risultato è ottimo comunque!!
Da assaggiare!!!!! ma penso sia impossibile da trovare qui… 🙁 peccato, sicuramente buonissima, invitanti tutte e due le versioni 🙂
Grazie, in effetti per assaggiarla forse dovreste venire a trovarmi! Magari, vi ospiterei volentieri 😉
Ecco, prima dell’estate trovavo tranquillamente al supermercato gli Edamame (questa soia verde fresca, già sgranata) surgelati, poi c’e’ stato il patatrac del batterio killer che dicevano essere presente nei germogli di soya e da quel momento li hanno ritirati dal mercato… 🙁 Peccato, perchè a me e Nic piacevano tantissimo, molto rapidi da preparare e ricchi di proteine buone…
Che nervi quando dei mali del mondo incolpano quando il cetriolo, quando il germoglio: mai carni e derivati eh?! Cadrebbe un businness troppo forte, invece provengono proprio da lì i batteri più pericolosi, ma quando diranno la verità…… 🙁
… quindi ora per poterli degustare mi tocca andare al ristorante jappo, lì li presentano in tavola col baccello, semplicemente bolliti e conditi con sale grosso.
Baci e buona domenica,
Ele.
Non sapevo che li servissero al giapponese: saprò dove andare in caso di futura nostalgia 😉
Io ho trovato della soia verde,come quella gialla, in un negozio non proprio asiatico ma straniero, ancora staziona nella bustina… Dovrei provarla con queste tue versioni davvero sfiziose.
La mia ovviamente non è soia verde fresca ma diciamo secca, basta l’ammollo e poi si procede con la cottura 😉
Sì, se è secca devo procedere come un normale legume e poi andare di ispirazione e fantasia 🙂
BUONAaaaaaaaaaaaaaaaa! Speciale la versione uno e piaciutissima! Domani proviamo la seconda…….
Ben fatto! Smack!
Beata te che te li puoi godere…io ricordo solo il sapore e mi viene una gran nostalgia…
tra la prima e la seconda versione sai che non saprei quale scegliere? 😉 Se ora passi alla seconda, ditemi la vostra preferita!!
Preferisco decisamente la prima versione 😉