Mar 28, 2012

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Nella cucina di Pooki – Thailandia


Con questo primo post inauguro con soddisfazione una nuova categoria!! :mrgreen:
“Le cucine degli altri” si potrebbe chiamare o meglio, tutte le cucine in cui sono riuscita ad imbucarmi nonostante le mie “stranezze” vegan!
Essere espatriata in un luogo multiculturale è una grande ricchezza perché non solo ti godi e conosci il nuovo paese ospitante ma anche tante persone provenienti da tutto il mondo e le loro abitudini.
In un anno ho fatto tanti incontri, ordinari e straordinari. Tante donne e tante mamme alle prese con gli stessi  tuoi pensieri, impegni e  preoccupazioni, legate alla casa, la famiglia, il lavoro, la madrepatria, ma con tante, originali sfumature diverse…

  • C’è mamma tranquilla, che accompagna i figlio alla fermata dello scuolabus indossando ancora il pigiama, perché tanto poi torna a casa;
  • Mamma in forma, che si ammazza di corse sfrenate incuranti del freddo, del caldo, dell’umido, della pioggia ed a tutte le temperature perché correre al lago fa tanto figo tra le expat;
  • Mamma comoda, che va in palestra non più di un’ora a settimana perché un po’ di movimento fa bene ma per la spesa pochi metri più in là  prende sempre il taxi; sai, le borse pesano!;
  • Mamma molle, che fa massaggi anticellulite ogni giorno ma a basso costo per non incidere sul bilancio familiare, (ma sette a settimana comincia ad essere comunque una bella cifretta!) per poi andare in pausa pranzo al “Burgher King”;
  • Mamma sempre Sì, che si alza col sorriso alle 5 del mattino per preparare colazione e pranzo al maritino che l’avanzo della cena proprio non lo vuole;
  • Mamma Rotthermeier, che se ne sta sempre a casa anche se ha l’ayi a tempo pieno che lava, stira, stende, pulisce, riordina, perché non si sa mai  se lo fa bene;
  • Mamma iperproduttiva, che anche se poteva stare a casa a godersi e prendersi cura dei suoi quattro figli, preferisce farsi assumere dall’azienda di suo marito a stipendio  cinese;
  • Mamma creativa, che dipinge, decora, appende, cuce e costruisce nello studio ormai trasformato in una fornitissima corsia del Brico;
  • Mamma shopping bag,  affetta dalla sindrome dell’acquisto compulsivo, rientra solo quando le braccia non riescono più a reggerle il carico…

Ma c’è una cosa che tutte le mamme fanno: chi più chi meno, chi meglio, chi peggio, chi ci prova, si impegna,  pasticcia e sperimenta, chi compra ed al massimo riscalda e chi autoproduce…
Mamma sfornatutto: è in ognuna di noi!!
Troppo curiosa ed ormai deformata sull’argomento, ogni mia conversazione, ovunque sia iniziata, dentro l’ascensore, alla fermata del bus, ai giardinetti o al mercato e di qualunque argomento inizialmente trattasse,  finisce per riguardare il cibo, la spesa, i piatti tipici, i gusti,  gli ingredienti introvabili.
Come me, tutte si sono dovute confrontare con una realtà culinaria diversa alla quale adattarsi ed ispirarsi, ma con la voglia di mantenere sapori, aromi, consistenze ed abbinamenti tradizionali della propria terra di origine.
Ed è così che nasce questo primo post!
Alla domanda: “ma come fai a cucinare i tuoi piatti tipici con una dispensa cinese?”
A questo dilemma, tante nuove amiche mi hanno aperto la loro cucina!
Ed alla seconda: “ci sono piatti vegan sulla tua tavola?”
Dopo le numerose domande per capire bene cose volesse dire questo strano termine, considerato che con “vegetariano” gli asiatici intendono chi mangia tante verdure, ma non esclude il resto, le più audaci mi hanno invitato a pranzo!!

Nella cucina di Pooki –  Thailandia
Pooki è una tranquilla e rotondetta mamma thailandese dai bianchissimi sorrisi.
Ama molto cucinare e suo marito tedesco ne è davvero felice anche se le ricorda spesso di  non essere riuscita ancora a sfornare del buon pane nero di Germania 🙁
Pur amando e preparando i piatti tradizionali della terra del consorte, ad esclusione dei formaggi (molti asiatici non li amano per la loro pesantezza), oggi mi ha servito dei tipici piatti thai, che tanto mi hanno ricordato la nostra recente vacanza thailandese, veganizzandoli alla sua maniera.
Lei mi illustra titubante  il “menù” nella speranza di non aver toppato con qualche ingrediente non vegan e  dopo averle gentilmente mostrato che non serviva l’albume per chiudere gli involtini primavera e che le verdure saltate sarebbero state perfette anche senza salsa di ostriche, con un pò di stupore si mette all’opera, e io con lei…
Sì perchè mi lascio invitare ma voglio anche imparare!

Dopo aver saltato in padella un trito di aglio, funghi e carote con gli spaghettini di riso precedentemente sbollentati, cominciamo con l’impacchettamento degli involtini primavera, ma non senza l’aiuto della figlia Hellen:
     

     
Con poca acqua e farina i lembi della pasta si saldano e non si aprono in cottura! Glielo mostro e lei non crede ai suoi occhi;  dice anche che i miei involtini erano venuti meglio dei suoi!
Passiamo poi ad un’altro piatto: vermicelli di tofu con verdure agrodolci.
Prima prepara tutte le verdure, pesta con pazienza al mortaio coriandolo ed aglio…

…scola l’ananas naturale e prepara il tofu, sì, quello che sembra un cesto di vermetti grigi 🙁 !

Salta tutto allo wok per pochi minuti con olio di girasole, ripone in dispensa la salsa di ostriche, un pizzico di sale ed impiatta!

Ecco i piatti pronti:  si sono uniti anche riso basmati, la salsa thai per pucciare gli involtini ed una zuppa di carne perchè c’erano altri ospiti e non sia mai un pasto senza proteine animali…

Ecco la tavola pronta con Hellen che ci aspetta!

Tutto buono Pooky e grazie dell’accoglienza!
Ai prossimi assaggi! 😉

  1. Bellissimo post………. divertente, solare, istruttivo…. complimenti!!!!!
    Un buon inizio di giornata 😛

  2. Grazie a te di darmi sempre per prima il buongiorno! 😉

  3. dockarin says:

    ma che carino questo post! l’elenco delle varie tipologie di mamme è spassosissimo! ma tu a quale appartieni?
    stai facendo un’esperienza culturale senza eguali: e la mia invidia cresce a dismisura!! Goditi questi momenti di vera fratellanza internazionale!! BUOna giornata!!!

    p.s: le lenticchie beluga ieri hanno fatto furore!! alla fine ho sbattuto dentro quello che mi capitava sottotiro(in cucina sono affetta da disturbo compulsivo) tipo garam masala,prezzemolo,peperonicino,zenzero e origano a km 0 il tutto su di un soffritto di scalogno,carota e sedano.tutto cotto senza olio poi aggiunto alla fine: ovviamente il mio adorato olio di zucca!!! Troppo slurposo!!!

  4. Bè, messe cosi non mi ritrovo in nessuna, difficile descriversi: a detta delle altre sono la mamma salutista, ormai punto di riferimento culinario e sciogli dubbi su ingredienti e ricette sane ma golose!
    Hai fatto bene! le lenticchie sono comunque buone, noi le adoriamo anche solo lesse, olio, limone, aceto balsamico ed erba cipollina! E ce lo proverei il tuo olio di semi di zucca ,ormai è diventato un pallino!! 😉

  5. Fantastico questo post. È proprio quel che piacerebbe fare a me, conoscere culture diverse e tradizioni culinarie entrando nelle cucine e nella vita quotidiana della gente del posto. Sei veramente fortunata. Che invidia 😛

  6. Grazie cara, lo so di essere in una condizione privilegiata ma a termine e per questo me la vivo con molta intensità 😉

  7. Raffy77 says:

    Molto divertente la descrizione delle varie tipologie di mamme ;-D
    Bellissimo il sorriso Di Pooki,molto caldo e spontaneo,mi piace la gente che sorride anche con gli occhi perchè significa sincerità d’animo 🙂

  8. Sì, lei è molto dolce e tranquilla, come appare e sempre di buonumore anche quando ci sarebbe ben poco da ridere: adoro queste persone che compensano la mia irruenza ed il mio lato più malinconico 😉

  9. Molto interessante questa nuova sezione del tuo blog! 🙂 mi piace l’idea far conoscere nuove arti culinarie e soprattutto le persone che ti ospitano nelle loro cucine! Pooki è solare e mette il buon umore con il suo bel sorriso! 🙂
    Ho solo una curiosità, la pasta che avvolge l’involtino primavera si compra già pronta? oppure l’ha preparata precedentemente Pooki?!

    Grazie pechè ci apri uno spiraglio su un mondo tutto nuovo!!! 🙂

    • La compra, la compra, si trova al banco frigo!
      Pooki è molto dolce ma altrettanto comoda 😉 : tutto quello che trova già pronto lo acquista senza troppi patemi, ma so che è possibile farla…indagherò!! 🙂

  10. Ti prego,ti prego continua con questo tipo di post!!!
    Ma che bello!!!!
    Grazie per la condivisione di queste esperienze!!!
    Molto molto istruttive e divertenti.
    Pooki e’ carinissima si vede dagli occhi 🙂

    Ho molti amici ” stranieri” ma ora che avrei una cucina mia dove ospitarli…. Loro sono lontanissimi!
    Nel progetto della nostra casetta dei sogni ho messo in conto un salone dove ho intenzione di fare come stai facendo tu, solo che sono loro a vivere in italia 🙂
    Tunisia, albania, macedonia, onduras, francia,gran bretagna e di tutto un po 🙂
    Qualche piccola loro specialita’ per qualche ricorrenza l ho assaggiata ma vuoi mettere ad imparare e vedere come si fa ?
    Non vedi l ora!!!!

    Grazie ancora!!!

    • Sono contenta di averti così colpito con questo post: la cucina nasconde non solo ingredienti e ricette ma rivela tutto il mondo di una persona…mi sto proprio divertendo, spero di continuare a trovare porte aperte 😉
      Ti auguro di poter fare altrettanto !!

  11. Facile……. le tue qualità: Precisa,pignola,attenta, premurosa,fantasiosa,organizzata,dolce, bacchettona,ecc…ecc…. Molto bello il post. (mm)

  12. lallabel says:

    mi accodo agli altri commenti…bel post e molto interessante!
    c’è sempre da imparare dagli altri, specialmente dalle cucine di altri paesi..
    bellissimo!ma come hai fatto ad imbucarti? 😀

  13. Cesca*QB says:

    Mi pace tanto tanto tanto questa tua nuova sezione del blog!
    Hai avuto una bellissima idea 😉

  14. violetta says:

    Questo post è stupendo. Già le tue ricette hanno qualcosa di internazionale ma adesso ancora di più!
    Fortunata anche tua figlia che vivendo questa esperienza non avrà mai nel suo vocabolario la parola “razzismo”
    Perchè conoscendo gli altri ci si conosce anche di più di noi stessi. GRAZIE cara marta i tuoi post sono molto preziosi…non vedo l’ora di vedere gli altri! 🙂 🙂 🙂

    • Ti ringrazio Violetta: Linda sta crescendo con una mente aperta a 360° nei confronti delle persone, del colore della pelle , della lingua e degli animali che incontriamo…io da piccola me lo sognavo di essere come lei e tanti retaggi ancora me li porto dietro 😉

  15. Ma che post meraviglioso! A parte la descrizione delle “mamme tipo” (vince il primo premio quella che si fa i massaggi ogni giorno e poi va in pausa al Burger King :-)), lo scambio gastronomico è fantastico. Bellissimo avere un filo diretto con realtà così lontane. Dalle foto e dai sorrisi emerge un’atmosfera super-solare. E poi… Ma che pranzetto fantastico doveva essere?!

  16. Sì, atmosfera accogliente e rilassata ed il pransetto gustoso anche se non proprio light: in fondo nella nostra condizione privilegiata, come non esserlo!! 🙂 …eppure c’è chi si aggira nel compound con aria sempre insoddisfatta e incavolata, mah…

  17. SamWhity says:

    Interessantissima questa appendice di cucine diverse dalla propria!!! Ci sono piatti tradizionalmente vegan, salutari e buonissimi!!! 😉

  18. E’ vero! Non ho molto tempo ancora ma mi piacerebbe scoprirne ancora…

  19. Molto bello questo blog, di natura io sono curiosa, e mi piace tantissimo “scuriosare” nelle altre cucine, specie quelle molto lontane da me. Ma quei vermicelli di tofu come si fanno? Perchè sono grigi? Mi piacerebbe provare a fare quelle ricettine , magari si possono cuocere in forno gli involtini?

  20. Anche io sono troppo curiosa in cucina: avrei aperto tutti gli sprtelli pe scoprire arnesi e materie prime…. I vermicelli di tofu li ha comprati già così: impossibile dire come sono fatti, so solo che all’Auchan cinese c’è un bancone ad angolo con decine e decine di prodotti e formati solo di tofu!
    Per gli involtini primavera ci faccio un pensierino, ma non diciamolo a Pooky, sarebbe un’eresia 😉

  21. pazienza per la zuppa, tutto il resto deve essere davvero squisito! grazie per avermi ospitata nella cucina di Pooki, mi piace molto curiosare così!
    brava Marta!

  22. Di nulla carissima, è un piacere portarvi con me! 😉

  23. un invito a pranzo strepitoso!
    a me è capitato una volta in Polonia con una amica libica, un pranzo che non scorderò più tutta la vita…
    fai tantissimi complimenti a Pooki per la sua cucina colorata e allegra come il suo sorriso!
    😉

  24. Non mancherò Mavi! E ti ringrazierà con un altro dei suoi smaglianti sorrisi!! 😛
    PS. E’ un grande piacere ritrovarti a commentare, grazie!!

  25. Donna fortunata che sei 🙂 Mi è piacita davvero molto la descrizione che hai fatto dei vari tipi di mamme 😛 Mamma molle 😛 Sei troppo forte!
    Ma mamma Pooki è davvero fantastica e sposata con un tedesco direi che accostare wurstel e crauti ai piatti thailandesei non è stato facile 🙂
    Mi hai fatto pensare a Gheeta che ha comunque imparato anche a fare piatti italiani 😉

  26. Pooki è davvero forte: dolce e tranquilla ma tenace allo stesso tempo 😉

  27. annamaria manca says:

    Buongiorno Filippona!
    Caspita, dopo aver visto tutte queste ricette mi sento già piena di prima mattina!bellissime e sicuramente buonissime. L’importante è sperimentare……se non sei disposto a fare questo e non vuoi allontanarti dagli spaghetti è meglio che stai a casa!!!
    Ma guarda cara mia che anche noi qui variamo menù:abbiamo il quinto assessore. E’ nuovo e quindi non lo abbiamo ancora sperimentato. Appena lo “assaggeremo” ti faremo sapere di che gusto è!
    Qui si sta parlando anche di programmi di aggiornamento: potresti proporci un bel coerso di cucina internazionale on line!!!
    Tutto sommato non dovrebbe costare molto all’ammonistrazione.
    Salutoni.
    Anna M.

  28. E’ vero Anna, io mi sono messa totalmente in gioco ed i risultati culinari cominciano ad arrivare! ormai la classica pasta la faccio al massinmo una volta a settimana tanti sono gli altri ingredienti da poter utilizzare 🙂
    Noooooooo!! Un altro Assessore da aggiungere all’impasto?!
    Ma se stiamo sempre a cambiare ingredienti in Giunta che razza di pastrocchio verrà fuori…santa pazianza…tocca ricominciare sempre da zero 🙁
    Allora gliela proponi tu questa nuova voce in bilancio: “corso di cucina internazionale!?” Io è un anno che “studio”, ormai comincio un pò a costare 😆 Un abbraccio!

  29. Arianna says:

    Ciao!che bella l’idea di sbirciare anche nelle cucine degli altri 🙂
    c’è sempre da imparare!
    saluti

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